Acquedotto Lucano ha approvato il progetto esecutivo relativo ai “Lavori di potenziamento rete idrica a servizio dell’aree produttive site in località Santa Loja – Comune di Tito” che prevede un investimento complessivo di 3,5 milioni di euro rivenienti dal programma operativo Fondo per lo sviluppo di coesione (Fsc) 2014-2020; l’obiettivo è quello di fornire un sistema di infrastrutture in grado di assicurare un efficiente approvvigionamento idrico, in una zona che negli ultimi anni è stata interessata da un significativo sviluppo, tanto degli insediamenti produttivi quanto di quelli residenziali.
Complessivamente saranno realizzati più di otto chilometri di nuove condotte idriche, nonché l’adeguamento di serbatoi ed il collegamento del tronco fognante proveniente da Tito Scalo con quello a servizio della zona industriale.
“Il potenziamento degli schemi idrici e fognari dell’area di Santa Loja risponde ad una necessità inderogabile per le aziende della zona e per i cittadini – afferma il sindaco di Tito, Graziano Scavone, manifestando piena soddisfazione per l’intervento. L’auspicio – prosegue Scavone – è che tutte le procedure che porteranno alla concreta realizzazione delle opere percorrano un iter rapido. Il Comune di Tito, come ha sempre fatto, continuerà a fare la sua parte e a prestare la piena collaborazione istituzionale per i provvedimenti di propria competenza”.
“Il progetto approvato– dichiara Giandomenico Marchese, amministratore unico di Acquedotto Lucano – rientra tra gli interventi in materia di efficientamento del servizio idrico integrato ammessi a finanziamento dalla Regione Basilicata con DGR n. 522 del 31 luglio scorso. Il potenziamento delle reti del servizio idrico – afferma Marchese – prosegue anche grazie al supporto della Regione Basilicata che destinando fondi nazionali e comunitari al gestore permette la realizzazione di importanti interventi a beneficio degli utenti lucani e della sostenibilità della risorsa idrica. Gli interventi consentiranno non solo di eliminare le criticità esistenti attraversol’utilizzo di sistemi di telecontrollo e telemisura delle reti e degli impianti ma anche di supportare lo sviluppo di agglomerati residenziali e di insediamenti industriali, artigianali e commerciali”.