Il professor Michele Perniola, docente ordinario di Agronomia generale nel dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo (Dicem) dell’Università della Basilicata, è stato eletto Presidente della Società Italiana di Agronomia (Sia), nel corso del 48/o convegno nazionale della Società che si è svolto a Perugia.
La carica ha durata biennale, rinnovabile una sola volta. La Sia è costituita da ricercatori, docenti, professionisti, manager e aziende nei settori dell’agronomia e delle coltivazioni erbacee, per “promuovere il progresso della ricerca agronomica, di diffondere i risultati, di farne conoscere l’importanza e le funzioni e di favorire gli incontri e la discussione tra coloro che vi si dedicano in maniera particolare, siano essi persone fisiche, enti pubblici o privati”. Perniola, già direttore della rivista internazionale Italian Journal of Agronomy, organo di stampa ufficiale della Sia (indicizzato sulle principali piattaforme internazionali tra cui web of Science e Scopus), si è detto “consapevole della responsabilità che tale incarico richiede”, esprimendo poi “soddisfazione per il riconoscimento, ritenendo che tale incarico possa portare prestigio e importanti ricadute sia nell’Unibas, che al settore agroalimentare della Basilicata. La ricerca agronomica svolge infatti la sua indagine in un comparto complesso come l’agroecosistema, per risolvere problematiche specifiche dei differenti ambiti territoriali. Considerando l’inarrestabile e la sempre più veloce evoluzione delle problematiche, la sfida nel settore agricolo è di adeguarsi al contesto, diversificando e specializzando sempre più i saperi. L’agronomo mette a sistema le competenze specifiche di una moltitudine di discipline, sempre più spesso, in questo momento, anche esterne ai settori delle Scienze Agrarie e Forestali (vedi informatica, elettronica, ingegneria), svolgendo una funzione fondamentale sia nell’ambito della ricerca che della realtà operativa. Da un punto di vista operativo la Sia opera per la messa a punto di norme e tecniche di gestione sostenibile del sistema produttivo, definendo gli itinerari tecnici più adeguati ad assicurare, in ambienti pedoclimatici diversi, l’ottimizzazione qualitativa e quantitativa delle produzioni, e la corretta valorizzazione delle risorse ambientali. Per tale motivo la possibilità di meglio veicolare tale competenze alle problematiche più specifiche della Basilicata potrà meglio indirizzare la ricerca agronomica del nostro Ateneo, così come veicolare meglio le innovazioni alle esigenze specifiche del nostro territorio”.
Tra le varie attività già avviate dal nuovo direttivo, l’organizzazione del prossimo convegno nazionale che si terrà a settembre 2020 in Basilicata, in collaborazione con l’Unibas.
La Sia, tra l’altro, promuove la collaborazione scientifica con istituzioni italiane ed estere, l’organizzazione di congressi, riunioni scientifiche, seminari e corsi, anche in collaborazione con enti pubblici e privati interessati alla ricerca, alla divulgazione e all’insegnamento di materie agronomiche; fornisce sostegno anche finanziario alla redazione e pubblicazione di opere a carattere scientifico o di divulgazione scientifica, supporto alla formazione dei giovani e alla diffusione della cultura scientifica, con il rilascio di attestati e di riconoscimenti, anche in collaborazione con altre istituzioni. La Sia ha inoltre facoltà di stipulare convenzioni con Istituti ed Enti nazionali ed esteri, pubblici o privati, al fine di raggiungere questi scopi.