Antonio Fedele e Michele Picerno del Sindacato FISI (Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali) chiedono di fare chiarezza sui fondi comunitari utilizzati per adibire i i locali dell’ex carcere di Rotondella a strutture per l’erogazione di servizi sanitari? Di seguito la nota integrale.
Che fine faranno i fondi comunitari utilizzati per adibire i locali dell’ex carcere di Rotondella a strutture per l’erogazione di servizi sanitari?
La scrivente organizzazione sindacale è venuta in possesso di 17 fogli sui quali sono state apposte 651 firme di cittadine e di cittadini di Rotondella che chiedono l’erogazione dei servizi sanitari (vaccinazioni, continuità assistenziale, prelievi, rilascio di certificazioni sanitarie mediche e veterinarie, ecc..) presso i nuovi locali ubicati nel plesso dell’ex carcere del Comune in questione.
La petizione, che sarà inviata a vari organismi di livello locale, regionale e nazionale, tende a sollecitare l’Azienda Sanitaria Locale di Matera ad arredare i predetti locali al fine di consentire al personale aziendale, della dirigenza e del comparto, di poter svolgere i compiti istituzionali in luoghi idonei e di facile accesso per l’utenza.
Infatti, l’attuale struttura sanitaria, nella cui sede vengono erogati i servizi sanitari alla popolazione, è ubicata nel centro storico di Rotondella che si caratterizza per le vie di accesso ripide e strette che non consentono un suo agevole raggiungimento con gli automezzi e soprattutto con quelli speciali quali autoambulanze.
Invece, i locali dell’ex carcere si prestano meglio all’erogazione delle prestazioni assistenziali poiché sono stati ristrutturati, utilizzando fondi comunitari, e devono essere destinati specificatamente al miglioramento dell’erogazione dei servizi sanitari.
Infatti i locali dell’ex carcere sono facilmente accessibili da parte di persone e di automezzi poichè l’area adiacente è dotata di ampi e comodi spazi e numerosi parcheggi.
I lavori di ristrutturazione sono terminati oltre un anno fa ma i vertici dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera tergiversano sulla questione di loro conoscenza.
Forse perché sono troppo indaffarati a verificare la possibilità di trattenere impropriamente soldi dalle buste paga dei propri dipendenti, per vari istituti contrattuali (fascia, progetti obiettivo, pronta disponibilità), senza essere in possesso di alcun titolo esecutivo.
A questo punto le domande sorgono spontanee: che fine faranno i fondi comunitari utilizzati per la ristrutturazione se i nuovi locali non saranno adibiti alle attività istituzionali dell’ASM di Matera?
Perché i nuovi locali, dotati di moderni impianti, continuano a rimanere desolatamente vuoti anziché essere frequentati dalla popolazione e dal personale dipendente dell’ASM?
Perché il personale dipendente, per svolgere i propri compiti d’istituto a Rotondella, non può utilizzare i nuovi locali ove l’ASM dovrà allocare fotocopiatrici, stampanti, computer, scrivanie e arredi vari?
La scrivente organizzazione sindacale è fortemente preoccupata di dover assistere alla restituzione di fondi pubblici e, contestualmente, constatare, nel corso del tempo, il degrado di locali ristrutturati, con moderni impianti tecnologici, che non possono essere utilizzati da dipendenti e cittadini.
Antonio Fedele e Michele Picerno del Sindacato FISI (Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali)