Era il 6/12/2017 quando la UIL FPL denunciò, con forza, la decisione della Regione di reclutare infermieri, tecnici radiologi, Operatori socio sanitari, autisti di ambulanza, ingegneri, chimici, architetti, informatici, attraverso le agenzie interinali, nell’Ospedale San Carlo di Potenza, all’Azienda Sanitaria di Potenza, nell’IRCCS Crob di Rionero e nella stessa Regione Basilicata. Un bando di gara, indetto dalla stessa Regione Basilicata, per un importo a base d’asta di 45milioni e 500mila euro,con il quale si sdoganava, di fatto, l’utilizzo massiccio del lavoro interinale nella P.A.. Non si sono ancora placate le polemiche per la proroga degli interinali all’Arpab, che la Regione non solo non ha bloccato quel bando, ma sembrerebbe che la SUAP si appresti ad adottare gli atti conseguenti. Se così fosse, la UIL FPL, così come ha espresso la propria contrarietà della precedente gara degli interinali ARPAB, oggi, la esprime su questa procedura e chiede una verifica di questi atti alla nuova Giunta. Lo ribadiamo per l’ennesima volta è necessario garantire procedure concorsuali a tempo indeterminato trasparenti,imparziali e con meritocrazia nelle selezioni. Nei fatti,se continua il ricorso al lavoro interinale si creerebbero altri precari, che non verranno assunti dalla Pubblica amministrazione e che, alla fine del contratto, si troverebbero senza lavoro e andrebbero a protestare sotto la Regione. Sono oramai anni che la UIL FPL invoca i concorsi pubblici, ma ad oggi, ancora nessuna via di uscita. Insomma , gira e rigira ,è ancora la stessa musica: si attinge lì dove è più opportuno politicamente e la legge, dove non è interpretabile, diventa sempre un optional. Un fatto è certo. Ad oggi, quel segnale che la Basilicata si aspettava dalla Giunta Regionale circa una Regione che apriva le porte ai più meritevoli con concorsi pubblici e con selezioni rigorose stenta ad arrivare. Si prendono concorsi fatti anni fa per un posto e si scorrono graduatorie anche prossime alla scadenza. Si prorogano interinali e Co. Co. Co. (vedi capacity bulding), senza un piano organico di ricorso agli strumenti previsti dalla Legge e dalla Costituzione. La strada da seguire è quella di un Piano per il Lavoro anche all’interno della P.A..I pensionamenti, accelerati anche dall’ introduzione della cosiddetta “quota cento”, stanno falcidiando gli organici e bloccando di fatto i servizi. La Regione ha un occasione storica: quella di bandire un concorso pubblico per la copertura di centinaia di posti nella Sanità e negli Enti Locali, così come hanno fatto le altre regioni. Solo così possiamo introdurre nella P.A. centinaia, forse migliaia di giovani e contribuire sia all’efficienza dei servizi, sia alla lotta alla disoccupazione.