Pietro Simonetti, rappresentante del Tavolo Caporalato al Ministero del Lavoro, in una nota annuncia che nella giornata di mercoledì 16 ottobre è stato presentato a Roma il Piano Triennale Anticaporalato al Ministero del lavoro alla presenza dei Ministri del Lavoro, dell’Agricoltura e dei rappresentati del Ministero dell’Interno.
Dopo i 18 incontri settoriali e di gruppo per valutare la situazione e definire le misure di contrato,di prevenzione e di sostegno al lavoro buono ,il Tavolo Nazionale ha presentato il testo finale,allegando progetti e le risorse finanziarie che ammontano a circa 80 milioni.
Per la Basilicata sono stati assegnati,compresi i finanziamenti Pon, oltre 16 milioni.
Il Piano che sarà approvato definitivamente nelle prossime settimane dalla Conferenza Unificata,ha ricevuto l’apprezzamento unanime delle Parti Sociali ,degli Enti e Associazioni del Volontariato.
Si tratta del primo Piano Nazionale, unico in Europa, che affronta strutturalmente il fenomeno che condiziona gravemente i lavoratori,specialmente i migranti,ed il sistema delle imprese.Il lavoro definizione delle proposte e la ricerca delle risorse finanziare e’ durato quasi un anno. Abbiamo contribuito allo sforzo di elaborazione con le idee, i progetti e l’esperienza maturata in Basilicata ed in altre regioni del Sud ,in particolare con il coordinamento del gruppo Trasporti, una delle questioni centrali per eliminare il caporalato.
Alla riunione di ieri hanno partecipato anche i Vertici dell’Inps, Anpal ed in particolare dell’Arma dei Carabinieri,della Guardia di Finanzia e dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro che hanno riferito sulle importanti operazioni di contrasto realizzate negli scorsi giorni anche in Basilicata.
In attesa della approvazione definitiva del documento i progetti approvati e finanziati ,in particolare dalla UE,dovranno essere attuati pena la perdita delle risorse.Nel caso lucano si tratta degli interventi transitori per l’area Metapontina,della costruzione del nuovo centro di Palazzo e del completamento di quello di Scanzano oltre alle misure di integrazione dei migranti e l’occupazione per i giovani lucani.