“Contro lo spopolamento un importante intervento della Giunta regionale”. A sostenerlo il consigliere regionale di Basilicata positiva Piergiorgio Quarto per il quale “la desertificazione sociale costituisce un problema grave ed annoso per la nostra regione”. “I comuni del nostro entroterra, ricchi di cultura e tradizione – dice – sono sistematicamente abbandonati dalla popolazione residente in cerca di collocazione lavorativa in altre realtà lontane. La situazione venutasi a creare negli ultimi decenni è semplicemente desolante. Prendere atto che territori un tempo fiorenti e ricchi di vita oggi appaiono agli occhi di tutti privi di prospettiva futura e totalmente emarginati da qualsiasi avvenimento sociale degno di rilievo non è affatto positivo”. “Pertanto – continua il consigliere regionale di Basilicata positiva Quarto – occorre valutare in termini estremamente positivi l’iniziativa della Regione Basilicata che si pone come obiettivo il sostenere l’avvio di nuove attività imprenditoriali extra agricole nelle aree rurali della Basilicata. Parliamo di ben 66 comuni della regione con meno di 2.000 abitanti”. “L’intervento – aggiunge – è stato realizzato grazie ad un bando denominato ‘sottomisura 6.2 – aiuto all’avviamento di attività non agricole in aree rurali’, inserito nel programma di sviluppo rurale 2014/2020, finanziato con 5,6 milioni di euro. Il bando prevede finanziamenti fino a 40.000 euro, con possibilità di avviare attività imprenditoriali in svariati settori dall’artigianato ai trasporti, comprensivo del turismo, di attività commerciali e di servizi alla persona”. “Ebbene, alla luce di quanto esposto, l’attuale governo regionale, già nelle linee generali del discorso programmatico del presidente Bardi – continua – ha dimostrato attenzione e sensibilità all’introduzione di interventi mirati che pongano un freno al fenomeno sopra evidenziato”. “Mi sento di poter dire – conclude Quarto – che quello descritto è solo il primo di una serie di interventi propedeutici aventi come obiettivo concreto quello di creare le condizioni affinché le giovani generazioni riescano a realizzare un futuro lavorativo nella propria terra di origine”.
Ott 17