Da Matera una “best practice” di come affrontare patologie molto frequenti, causa di dolore e disabilità per i pazienti , ma che opportunamente diagnosticate e affrontate possono esser efficacemente risolte anche alla luce di nuove e più recenti terapie, viene dall’evento “Imaging nei Sassi” . Il gruppo di lavoro, in attività dal 2011 con incontri medico-scientifici a cadenza biennale, diretto dal Dr. Elviro Cesarano e coordinato dal Dr. TSRM Giuseppe Demarzio, ha organizzato una giornata di studio, dal tema “Aggiornamenti diagnostici e terapeutici in patologia Muscolo-Scheletriche (MSK). Il dolore nelle sindromi da conflitto e canalicolari”. L’evento rivolto a medici generici e specialisti del settore ha registrato oltre un centinaio di medici, professionisti della radiologia con prestigiosi relatori del settore radiologico , ortopedico e fisiatrico .Due le sessioni di lavoro programmate: “Le sindromi da conflitto” Moderatori: A. Stabile Ianora, M. Nardella, A. Simeone ; “Le sindrome canilicolari” Moderatori: F. Martino, L. Macarini, M. Resta . Ad entrambe le sessioni hanno fatto seguito dei forum dal tema : L’ influenza dell’imaging sulle scelte terapeutiche.
In apertura dei lavori il dr. Giuseppe Demarzio ha sottolineato che l’edizione 2019 di “Imaging nei Sassi” completa un lungo percorso cominciato nel 2011. Dalla prima edizione del 2011, dunque molto prima della candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019, abbiamo coltivato l’ambizione che Matera potesse diventare “punto di riferimento nazionale ed internazionale” della cultura della salute. Abbiamo lavorato – ha aggiunto il dr. Elviro Cesarano – per dare a Matera un ruolo importante di “sede” di studio, scambio di esperienze, aggiornamento, tra le figure specialistiche della sanità con l’obiettivo centrale di consentire al medico di riferimento la migliore gestione diagnostica del paziente al fine di giungere ad diagnosi certa in tempi rapidi, evidenziando inoltre, particolari aspetti evolutivi delle patologie.
Per il presidente nazionale della Sirm – la società dei medici radiologi che conta, circa 10mila soci, rappresentando una delle principali società scientifiche italiane – Roberto Grassi “è necessario mostare grande attenzione per la tecnologia e l’intelligenza artificiale che in nessun modo possono sostituire la professionalità umana. Gli strumenti sempre più avanzati sono un supporto importante per il lavoro del radiologo al quale spetta la responsabilità diretta”.
L’evento ha anche affrontato il gap di strumentazioni diagnostiche ancora esiste al Sud anche se – è stato detto – per colmarlo sono stati fatti notevoli passi in avanti grazie anche ai centri privati accreditati che hanno investito in tecnologia e strumentazioni oltre che in professionalità. l settore dei dispositivi medici in Italia (dati Confindustria-Dispositivi Medici) genera un mercato che vale 16,5 miliardi di euro tra export e mercato interno e conta 3.957 aziende, che occupano 76.400 dipendenti. Si tratta di un tessuto industriale molto eterogeneo, altamente innovativo e specializzato, dove le piccole aziende convivono con i grandi gruppi.