Nicola Pavese, Presidente Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” in una nota illustra l’importanza del treno per lo sviluppo turistico del Melandro-Marmo Platano e dell’intera Basilicata in vista del convegno in programma a Muro Lucano domenica 20 ottobre. Di seguito la nota integrale.
Il comprensorio Melandro-Marmo-Platano è un’area straordinaria-mente bella tra le più attrattive della Basilicata. Con paesi da scoprire come Muro Lucano, Sant’Angelo le Fratte, Vietri, Satriano, Picerno, Sasso di Castalda, Savoia, Balvano, Bella, Castelgrande, Baragiano, Tito, Pescopagano, solo per citarne alcuni.
Una “piccola capitale” di questo territorio è Muro Lucano, patria di San Gerardo Maiella, paese che vanta un museo nazionale archeologico custode delle testimonianze dell’antico agglomerato di Numistro risalente all’epoca romana, la cattedrale con l’ex Seminario vescovile e l’Episcopio, numerose opere d’arte sacra nelle chiese, insieme allo storico ponte sul torrente Rescio, a palazzi signorili con portali in pietra scolpita, botteghe artigiane, piazzette panoramiche, scalinate e caratteristici vicoli. Tutti paesi, questi del Melandro-Marmo-Platano, comunque con una propria identità e una storia comune di origine medievale e per questo significativa. In questo territorio ci sono borghi caratteristici con emergenze monumentali e culturali, edicole votive, santuari (a volte basiliani) ricchi di tesori d’arte, poi ancora antichi mulini e frantoi, murales e sculture per le strade, tradizioni consolidate, prodotti enogastronomici di qualità, sagre e paesaggi caratterizzati da boschi con piante secolari, flora e fauna inconsuete e tipiche dell’appennino lucano. Confinante con la provincia di Salerno, in questi luoghi della Basilicata occidentale esistono potenzialità turistiche non completamente valorizzate. Per un progetto di ampio respiro, bisognerebbe lavorare in sintonia con la Campania per la presenza, oltre il confine segnato dal torrente Platano, di paesi altrettanto interessanti e con le stesse caratteristiche orografiche e paesaggistiche. Paesi, quelli lucani e campani, che potrebbero rientrare in un discorso comune di promozione e marketing territoriale: basti pensare, sul versante salernitano, a Romagnano al Monte, Salvitelle, Ricigliano, Buccino, S. Gregorio Magno e altri.
In questo contesto paesaggistico, sociale e culturale particolarmente caratteristico e gradevole, la ferrovia Salerno-Potenza (che tocca gran parte di questi luoghi a volte addirittura impervi e quasi misteriosi) potrebbe svolgere un ruolo fondamentale e insostituibile di collegamento e di attrazione turistica, e per questo da potenziare e utilizzare al meglio. Le aspre gole e gli speroni rocciosi tra le stazioni di Bella-Muro Lucano e Romagnano Scalo, infatti, si prestano per escursioni, arrampicate e addirittura per il volo in parapendio. E non sono le uniche rupi e rocce a prestarsi per questo tipo di sport. Così come in altre località dove scorrono torrenti e cascate immersi nel verde si potrebbero organizzare gare di pesca sportiva e praticare il rafting, il trekking a cavallo e le passeggiate in bicicletta o in mountain bike, lungo i tratturi e nei boschi, e dedicarsi persino al paracadutismo alzandosi dall’aviosuperficie di Pignola. Insomma, si potrebbero vivere esperienze ed emozioni indimenticabili, procurate da attività sportive all’aperto e di gruppo, che suscitano emozioni forti e divertimento, e per questo coinvolgenti. E tutto questo nello scenario di paesaggi meravigliosi e, dalle alture circostanti, poter spaziare con la vista verso orizzonti sconfinati fino alle terre delle regioni limitrofe. Siamo convinti, quindi, che questi luoghi pubblicizzati, collegati adeguatamente e attrezzati come abbiamo appena illustrato possono interessare giovani e anziani e richiamare turisti e visitatori anche dall’estero. D’altronde è risaputa l’accoglienza calorosa che la gente lucana, semplice e generosa, sa assicurare ai forestieri. E non meno importanti sono le prelibatezze e le genuinità della nostra cucina.
Serve, quindi, un progetto complessivo che coinvolga tutti i paesi di questa parte incantevole della Basilicata e della vicina Campania. Dove proprio la ferrovia e il trasporto ecosostenibile possono diventare strumenti importanti per favorire l’accessibilità, le visite e il turismo, e per scoprire anche le diverse iniziative culturali locali e creare i presupposti per una nuova e diffusa occupazione. Il binomio vincente deve essere, dunque, “ferrovia-turismo verde”. L’esempio illuminante viene dai treni alpini (al confine con Francia, Svizzera e Austria o che si snodano lungo l’appennino italiano). Altro esempio, con treni turistici eleganti e raffinati, viene dalle crociere che durano anche una settimana e che attraversano lentamente i parchi nazionali americani (dalle Montagne rocciose all’Alaska). Questi treni utilizzano moderne carrozze panoramiche scoperte o dotate di ampie vetrate per ammirare e fotografare i paesaggi. Treni dove si pernotta e dove nei vagoni-ristorante è possibile degustare i prodotti tipici dei luoghi che si attraversano. Da noi si potrebbe realizzare la stessa cosa, con ripetute soste nelle piccole stazioni, e ricorrendo all’interscambio ferro-gomma per consentire ai turisti il soggiorno o la visita dei paesi circostanti. Turisti che, provenienti dalla Campania, dal Materano e dalla Puglia, potrebbero scoprire e apprezzare, grazie al viaggio in treno, questi territori per gran parte ancora sconosciuti al grande pubblico e che di sicuro non deludono le attese.
Queste nostre idee non rappresentano una semplice e inattuabile visione di sviluppo, né un fantasticare onirico. Si tratta, invece, di proposte realizzabili. Bisogna, quindi, mettersi a lavorare per l’ammodernamento e la velocizzazione delle Ferrovie dello Stato da Salerno a Metaponto al fine di attrarre visitatori anche dalle spiagge joniche. E importante, per convogliare da queste parti il turismo di Matera e dei centri pugliesi, sarebbe anche la prosecuzione della ferrovia Ferrandina-Matera fino a Gioia del Colle per poter stabilire collegamenti su rotaia tra il Melandro-Marmo-Platano con la Città dei Sassi e la Puglia, a partire da Bari. Solo così in queste gole e in questa Basilicata interna e ancora inesplorata, porta di accesso per chi proviene dalle regioni limitrofe, sarà possibile arginare lo spopolamento e creare nuove occasioni di sviluppo turistico. Si valorizzerebbe sia la centralità geografica della nostra regione sia l’asse ferroviario strategico Salerno-Bari, passando per Potenza-Ferrandina-Matera-Gioia del Colle. Obiettivo, quest’ultimo, che l’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”, che rappresento, persegue e sollecita alla politica per tenere unita la Basilicata, convinti che la tratta da Salerno a Bari è praticabile, importante e valida anche per la coesione sociale, la crescita della regione e il futuro delle nuove generazioni.
Nicola Pavese, Presidente Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”