L’assessore alle politiche agricole e forestali della Regione Basilicata, Francesco Fanelli, ha illustrato questa mattina alla stampa le modifiche al Regolamento per il taglio dei boschi senza Piani di Assestamento Forestale, approvate con il Decreto del Presidente della Giunta regionale numero 231 del 2019.
Con le nuove disposizioni nel caso in cui si deve provvedere al taglio di un bosco ceduo, con superficie non superiore a 0,25 ettari, basterà inoltrare alla Regione una semplice comunicazione. Trascorsi quindici giorni, ed in assenza di comunicazioni, si potrà iniziare con il taglio.
Per il bosco di alto fusto, dove invece è necessaria l’individuazione delle piante da tagliare da parte di un professionista in materia forestale, si offre al cittadino una doppia opportunità.
La prima consente di poter ricorrere a un libero professionista per presentare una relazione semplificata e iniziare, dopo trenta giorni, il taglio. La seconda possibilità è quella di presentare la tradizionale istanza per il rilascio di autorizzazione da parte della Regione.
“Tali opportunità – ha commentato l’assessore Fanelli – sono state predisposte per dare una risposta concreta alle esigenze di autoconsumo, mettendo il cittadino proprietario di un bosco nelle condizioni di potersi approvvigionare più velocemente di legna per un quantitativo ad ‘uso famiglia” che, con il nuovo regolamento è stato anche elevato da 10 a 15 metri cubi.
ll nuovo testo – sottolinea Fanelli – fornisce un’opportunità a quanti operano nel settore del taglio boschi, chiamati ad un maggiore senso di responsabilità. I cittadini si vedranno riconoscere più velocemente il diritto di proprietà, senza sentirsi esclusivamente fornitori di un bene comune soggetto a forti limitazioni. Per dare maggior efficacia a queste semplificazioni – aggiunge Fanelli – il mondo delle imprese boschive è chiamato ad accelerare i processi di professionalizzazione e ai tecnici liberi professionisti, ai quali viene offerta la possibilità di dimostrare le loro competenze specifiche, di contribuire in maniera attiva alla gestione del patrimonio forestale della Basilicata. Anche l’Università potrà, in questa fase di sperimentazione, fornire il proprio apporto scientifico, finalizzato anche a rendere questo settore maggiormente attrattivo in termini di iscrizioni alle facoltà specifiche.
Per situazione differenti, tenuto conto della tipologia di bosco esistente (ceduo o alto fusto) e della superficie interessata al taglio si dovrà invece far ricorso, come già previsto dalla normativa precedente, ad un libero professionista in materia forestale per produrre una domanda corredata di relazione semplificata o di un progetto di taglio.
“Il provvedimento – commenta ancora Fanelli – si è reso necessario per far fronte al cospicuo numero di richieste di taglio che ogni anno giungono in Regione pari a circa quattromila, per le quali sinora, pur producendo il massimo sforzo in termini di impegno profuso dalla Struttura competente, non si è riusciti ad emettere le autorizzazioni al taglio nei tempi previsti dal regolamento. Questa prima fase di adeguamento normativo rientra in un contesto di rivisitazione generale della norma regionale, con la finalità di adeguarlo in alcune parti al “Testo Unico in Materia Forestale e Filiere Forestali” e di sperimentare nuove procedure amministrative.
La modulistica per le nuove procedure amministrative approvate sarà pubblicata su sito istituzionale della Regione Basilicata.