Uilm Basilicata e Uilm Brindisi”: Rispetto per i lavoratori di Brindisi ma non per quelli di Melfi”. Di seguito la nota integrale.
Dopo mesi di incontri con le delegazioni di Brindisi e Melfi si è consumato un accordo firmato solo da FIM e FIOM che, vorremmo far rilevare solo per chiarezza, è stato sottoposto al giudizio dei lavoratori di Brindisi, ma non di quelli di Melfi, come comunicato via stampa; per questo invitiamo a rispettare i lavoratori in modo vero, i referendum sono una cosa seria!
È doveroso spiegare le ragioni del nostro diniego all’accordo, sono tutte ragioni che vanno nella direzione della salvaguardia del lavoro e dei lavoratori.
In quell’ accordo, che noi con forza abbiamo provato a modificare, non ci sono tracce della chiusura decennale degli ammortizzatori sociali su Melfi, ma cosa ancora più grave, è che nell’aria industriale più importante di Europa, dove solo pochi giorni fa è stata annunciata la partenza di modelli di punta dal gruppo FCA a partire dalla JEEP Compass e modelli ibridi, non troviamo nessun investimento per lo stabilimento TI Automotive di Melfi.
Nel contempo per lo stabilimento di Brindisi l’accordo non trova risposte serie e concrete per la completa salvaguardia dei livelli occupazionali, ma soprattutto tranne i proclami, che la storia ci insegna siano stati sempre traditi, merita unaseria riflessione per il futuro di quello stabilimento, tant’ è che sono state comunicate già le prime fermate dei lavoratori che non hanno più ferie o addirittura sono in passivo sempre per effetto della mancata saturazione degli impianti.
Queste sono le ragioni vere che hanno spinto la UILM a non sottoscrivere quell’ accordo che ha visto solo spostamenti di macchine che non danno contezza industriale ne immediata ne futura.
La UILM, ribadendo il rispetto per la volontà dei lavoratori, continuerà nella sua battaglia affinché la TI Automotive, che ancora una volta in questi anni ha visto grandi assegnazioni di commesse sui nuovi modelli FCA, garantisca in modo vero il lavoro e i lavoratori.
Questo è il compito che i lavoratori hanno affidato a noi e questo è il compito che noi, nel rispetto di tutto e di tutti, continueremo a fare contro tutti e tutto.