Venerdì 25 ottobre 2019 alle ore 17 nell’Archivio di Stato di Matera è in programma l’incontro ”Design and shame. Dalla discoteca “GoGo” alla seduta psicoanalitica collettiva” nell’ambito delle attività legate al progetto Architettura della Vergogna.
Architettura della Vergogna con l’Open Design School di Matera 2019 e Calia Italia racconterà le storie di design nate attorno alla “seduta psicanalitica collettiva per l’architettura Europea”.
Un momento per parlare delle possibili relazioni tra ricerca, design e produzione che mette a frutto le eccellenze del territorio.
Un modo per pensare all’eredità della Capitale Europea della Cultura e alle ricchezze da raccogliere di questo viaggio ancora in corso.
L’appuntamento è in via Tommaso Stigliani 25, presso l’Archivio di Stato:
alle 17:00 visita guidata con il curatore della mostra Fabio Ciaravella (prenotazioni su mail@architectureofshame.org);
alle 18:00 approfondimento con Rita Orlando, Project Manager di Open Design School, Saverio Calia di Calia Italia e Amenta Cristina, Direttrice di produzione e accessibililty manager di Architecture of Shame.
Come riporta l’Architetto Calia‘’Grazie allo stimolo culturale proposto da Architecture of Shame, che mi ha spinto alla ricerca di un progetto per promuovere e sostenere il nostro territorio in un anno così significativo per Matera, è nata la collezione Mater Familias di Calia Italia. Una conferma che testimonia come la cultura possa essere anche un impulso tangibile e concreto per lo sviluppo economico del territorio.’’
A Roma, in contemporanea si terrà il convegno ”Let’s talk about shame!”, seduta psicanalitica collettiva per l’architettura europea”, che fa tappa nel Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre.
Un convegno che vedrà la partecipazione di Mimì Coviello per Architecture of Shame, che interverrà con Stefania Consigliere, Lindsay Harris e Giovanni Longobardi presso il Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre.
Distesi metaforicamente sul lettino dello psicanalista, gli ospiti saranno invitati a parlare della propria visione del rapporto tra architettura e vergogna, nel corso di una ‘seduta aperta’ al confronto, che si sviluppa sul limite tra intimo e collettivo, prova a sollevare ‘un’intimità culturale’ che appartiene a tutti e che può essere strumento per una riconsiderazione critica del rapporto tra le comunità e lo spazio abitato.
La mostra Architettura della Vergogna sarà allestita fino al 23 Novembre presso l’Archivio di Stato di Matera, nei seguenti orari di apertura:
dal Lunedì al Sabato dalle ore 10:00 alle ore 13:00;
il Martedì e il Giovedì dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 17:00.
Per visitare la mostra è necessario essere muniti del passaporto di Matera 2019.
La mostra è un archivio, un’opera collettiva che raccoglie idee, esperienze e prospettive di artisti, architetti, attivisti, ricercatori, operatori culturali, istituzioni e intellettuali che si sono confrontati a partire dall’esempio di “vergogna ribaltata” di Matera.
Un archivio aperto sulle possibili relazioni tra architettura e vergogna in Europa con la singolare relazione che ha segnato la storia di Matera che diventa un modo per riflettere sui valori contemporanei degli europei.
Un archivio che vede i contributi di:
Federcasa, Ater Matera, Ater Venezia, Archivio di Stato di Matera, Calia Italia, Alterazioni video, Fosbury Architecture, Failed Architecture, URBZ, Farm Cultural Park, New Art Exchange, Osservatorio Migranti Basilicata, Collettivo MIC/C, Università di Zurigo, Malmo University – School of Arts and Communication (K3) Faculty of Culture and Society, ALSIA, Dana Arieli, Vita Santoro – Università della Basilicata, Tel Aviv University, KaFe:Kaunas Architecture Festival (Heritage program), Un-war space, TU Delft, Vincitori del concorso “Indagine sui Non Abitanti” Soqquadro e Scuola del Terzo Luogo, Chalmers University di Göteborg, Scuola Lacaniana di Psicoanalisi del Campo Freudiano;
Architettura della Vergogna è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 co-prodotto da Architecture of Shame e dalla Fondazione Matera Basilicata 2019.
I Sassi di Matera, definiti settant’anni fa vergogna nazionale sono ora Patrimonio Unesco.
Questa contraddizione è stata presa come spunto per riflettere sull’architettura come specchio dei valori culturali dell’intera Europa.
Attraverso le tre fasi di studio, dialogo, e azione, questo progetto ha spinto i cittadini europei a domandarsi se le architetture che viviamo ogni giorno sono vergogne di cui scoprire un potenziale positivo o, al contrario, luoghi parte della normalità da mettere in crisi.
Ecco così che l’architettura diventa metro dei valori dell’Europa contemporanea, strumento per una seduta psicoanalitica collettiva dell’architettura europea su temi attuali come le case popolari, i ghetti rurali, le opere incompiute, le periferie, i muri tra le nazioni e tutte quelle strutture che passano ogni giorno davanti ai nostri occhi senza restare realmente impresse.
Dopo aver celebrato durante le giornate di Happy BirthdayShame! il potenziale critico della vergogna per l’architettura, i materiali prodotti durante le giornate saranno raccolti nella pubblicazione L’Atlante della Vergogna e su una piattaforma online dedicata.