Questa mattina nella sedi Confindustria Bari-Bat si è svolto un incontro tra la Natuzzi Spa e Cobas-Lavoro Privato. L’O.S. ha presentato la Piattaforma rivendicativa per la stipula del Contratto Collettivo Aziendale che interessa circa 2mila lavoratori in forza negli stabilimenti di Puglia e Basilicata.
Cobas-Lp con la piattaforma chiede alla controparte datoriale:
– l’organizzazione dei mezzi pubblici per il trasporto dei dipendenti dai comuni di residenza ai siti produttivi, congiuntamente ad una svolta green dei processi produttivi, smaltimento dei rifiuti e approvvigionamento energetico;
– un minimo di 16 ore di formazione all’anno per ogni dipendente;
– l’adeguamento dei livelli d’inquadramento professionali;
– l’erogazione del Premio di Risultato prevalentemente basato sull’incentivazione della qualità del lavoro svolto dalle maestranze, anziché della quantità e il riconoscimento di Superminimi retributivi individuali.
Si è colta l’occasione del confronto per fare un punto sulla situazione dei corsi di riqualificazione per i quasi 500 dipendenti attualmente in Cigs. L’azienda ha confermato che gli stessi corsi partiranno lunedì 28 ottobre presso lo stabilimento di Ginosa e a breve sarà utilizzato anche quello di Graviscella, ubicato nella zona industriale di Altamura.Viceversa, si è registrata la netta distanza tra le parti, in merito alla prevista integrazione salariale di importo pari a 150 euro mensili che l’azienda non ha versato a tutti i cassintegrati e che il sindacato ritiene una decisionale sbagliata e contestabile.
Cobas-Lp auspica che le rivendicazioni sindacali siano recepite dalla società santermana, in quanto basate unicamente su criteri di giustizia sociale e con l’obiettivo di rilanciare l’industria del mobile imbottito, attraverso la valorizzazione delle competenze dei lavoratori.
Ott 25