Ottimo riscontro di vendite per l’ultima fatica editoriale di Emanuele Pecoraro. A pochi mesi dall’uscita di “Arte e storia dell’Alto Molise”, il volume del giornalista e regista Pecoraro è già in ristampa.
Il Molise è terra di rara bellezza: è uno scrigno prezioso di storia, civiltà, archeologia, tradizioni, per molti ancora tutto da scoprire e da valorizzare. Uno scenario sorprendente di testimonianze di civiltà preistorica, di parchi archeologici, di villaggi e fortificazioni dei “fieri” Sanniti. Mai dimenticare la propria identità, le proprie origini, le lotte, la dura fatica dei contadini, l’emigrazione, il riscatto. Riferimenti e riflessioni da non trascurare per andare avanti, con la consapevolezza del passato, ma con lo sguardo decisamente rivolto alle possibilità di crescita del presente per il futuro.
E in questo crede Emanuele Pecoraro quando scrive “Arte e storia dell’Alto Molise”, edito da Lithos, proponendo un viaggio millenario nel cuore del Molise, dal neolitico ai nostri giorni alla scoperta di siti archeologici, beni artistici, amplificando un territorio che va conosciuto a fondo e finalmente apprezzato come merita. E come in un sorprendente documentario, considerando anche che Emanuele è un regista, appaiono: il teatro sannitico di Pietrabbondante, le domus romane di Canneto e Roccavivara, gli insediamenti medioevali di Salcito e quelli della rupe di Pietracupa, il castello Sanfelice di Bagnoli del Trigno, le chiese molisane, ricche di tesori artistici, la fiaccolata e i suoni antichi delle campane di Agnone, i riti apotropaici di Fossalto, nonchè le oltre cinquemila opere della pittrice Elena Ciamarra, custodite nel castello di Torella del Sannio.
Il pregevole saggio, impreziosito dalle autorevoli prefazioni del regista e produttore cinematografico Pierfrancesco Campanella e della Professoressa dell’Università della Tuscia Emanuela De Blasio, è stato presentato in anteprima proprio a Bagnoli del Trigno, terra d’origine dello scrittore, durante un affollato corso, indetto dall’Ordine dei Giornalisti del Molise, nella sala convegni del Santuario della Madonna di Fatima. Alla conferenza di presentazione del volume, moderato da Anna Maria Salina, hanno preso parte: la Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Molise Pina Petta, il Consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Vincenzo Cimino, la scrittrice e giornalista Gioconda Marinelli, il Sindaco di Bagnoli del Trigno Angelo Camele, il parroco don Mauro Di Domenica, il giornalista Leonardo Cammarano, che gestisce le attività culturali della Casa Museo “Elena Ciamarra” di Torella del Sannio e il Presidente dell’Associazione dei giovani volontari bagnolesi Emanuele Ianiero.
Particolarmente apprezzato dal pubblico presente in sala è stato l’intervento della scrittrice Gioconda Marinelli che con queste parole ha commentato l’ultimo libro del giornalista molisano: “Emanuele Pecoraro riscrive con passione pagine di storia, di luoghi, aggiungendo suggestioni ed emozioni a documenti inediti e foto, per ‘vendicare della sua solitudine’, come fece Francesco Jovine nel suo ‘Viaggio in Molise’, una terra che ha bisogno di essere amata e non lasciata sola. Dice il regista Pierfrancesco Campanella, nella prefazione al volume, che Emanuele Pecoraro è ‘una persona ricca di interessi e di curiosità, soprattutto per il mondo dell’arte e della cultura e non finisce mai di stupire’: ed è proprio così! La professoressa Emanuela De Blasio afferma che il pregio di ‘Arte e storia dell’Alto Molise’ sta nelle preziose informazioni riportate e nella serietà della ricerca delle fonti, ma soprattutto si percepisce che è frutto dell’interesse che Emanuele ha sempre coltivato per la storia e per l’arte in generale. Ma in questo caso si percepisce ancora di più questa passione perché legata al territorio molisano a noi così caro’. Il testo è quindi una occasione preziosa per Emanuele Pecoraro e per tutti coloro che hanno affollato la sala, giornalisti e non. Il giornalismo culturale legato al territorio, è fonte di conoscenza e approfondimento di valori, di storia, di contenuti che arricchiscono e fanno riflettere. E questo conta, che la cultura dovunque e sempre, continui il suo cammino, soprattutto oggi, in un mondo pieno di falsità, cinismo e superficialità”.
Il volume è strutturato in tre sezioni: nella prima sono stati esaminati siti archeologici e capolavori artistici disseminati nell’alto Molise. La seconda parte è completamente dedicata a Bagnoli del Trigno. Nella sezione conclusiva, ricca di documenti inediti e di ricerche antropologiche, sono stati approfonditi tanti aspetti della vita quotidiana: dalle scritture private della dote matrimoniale a una raccolta di temi di una scuola elementare del 1937, passando per un interessantissimo rapporto del delegato di Pubblica Sicurezza al Pretore sulla prima rivoluzione delle donne in Italia, che proprio a Bagnoli del Trigno si organizzarono, contro il potere costituito, incendiando il Municipio.