Si è conclusa contro ogni aspettativa e con un boom di presenze il percorso storico-rievocativo “Briganti o migranti”, nel weekend di sabato 26 e domenica 27 ottobre 2019 a Rionero in Vulture.
Dalle 19.30 e fino all’una di notte, numerosi spettatori provenienti dalla regione e non solo hanno assistito alla rappresentazione, quest’anno dedicata al tema del sopruso, messa in atto nelle strette stradine del centro storico, tra scorci caratteristici e una scenografia essenziale.
Ben 13 sono state le scene rappresentate, tutte rigorosamente dal vivo, con attori magistrali e figuranti locali che hanno restituito emozioni e divertimento.
Tra le più toccanti certamente quella della morte di NincoNanco, mentre leggerezza e risate hanno contraddistinto le scene popolari del mercato e del vicinato.
Grazie alle guide volontarie della Pro Loco, organizzatrice dell’evento in collaborazione con l’amministrazione comunale, i visitatori hanno seguito il percorso in una sorta di religioso silenzio, lasciandosi coinvolgere emotivamente da una pagina di storia significativa per Rionero e il meridione.
“Non possiamo che essere soddisfatti” ha dichiarato il presidente della Pro Loco Christian Strazza, “questo riconferma come la manifestazione sia una manifestazione di qualità, che non deve essere intesa come l’ennesima “sagra” ma come uno spettacolo che trasmette al suo termine la storia del brigantaggio. Tutto questo premia il lavoro dell’associazione, degli attori e di tutti coloro che hanno voluto partecipare a vario titolo, ai quali vanno i ringraziamenti, insieme al Comune di Rionero”.
Quest’anno e per la prima volta l’evento è stato abbinato all’Aglianica Wine Festival. “Una combinazione vincente” ha aggiunto Strazza “perché siamo riusciti a esaltare la storia del brigantaggio con quella enogastronomica del territorio del Vulture. Entrambi i soggetti organizzatori hanno collaborato fianco a fianco per un evento che ci auguriamo possa continuare in futuro”.