Dal 24 al 27 ottobre si è svolta a Essen in Germania la Spiel ’19, fiera mondiale dedicata ai giochi da tavolo e d’intelligenza, Trattasi di un evento a cui partecipano non solo tutti i colossi internazionali del settore, ma anche piccole aziende ed inventori privati ; quasi 1000 espositori (provenienti da ogni parte del mondo) dislocati negli 8 immensi padiglioni della splendida Fiera di Essen e ben 600.000 visitatori nella quattro giorni dell’evento . Per Gaetano Danzi è stata l’occasione perfetta per presentare nel più importante appuntamento internazionale la sua avvenierisrica iperscaccbiera: Hyper 3D Spectrum.
Al termine della manifestazione Danzi ha dichiarato: “Sono entusiasta della partecipazione a questa fiera. Proiettarsi in una dimensione internazionale dove operano tedeschi, americani, giapponesi, coreani ecc. è stata una esperienza formativa ed umana incredibile. I giochi da tavolo e d’intelligenza costituiscono un mercato rilevante dal punto di vista economico. Sono importanti sia perché rappresentano uno degli ultimi baluardi atti a contrastare il mondo virtuale, sia perché favoriscono la socializzazione reale da preferirsi ai social network. La iper-scacchiera ha avuto un successo che non avrei mai immaginato. In 4 giorni si sono fermati al mio piccolo stand non meno di 2000 visitatori attirati dalla forma inusuale dell’oggetto, chi per fotografarlo e chi per chiedere informazioni. La cosa che mi ha fatto più piacere sono state le espressioni facciali dei visitatori: incuriositi, sbalorditi, sorridenti. Si andava dai ” waooo” ai what’s?. “L’oggetto è stato apprezzato per la sua originalità anche da alcuni costruttori di giochi ed esperti del settore che sono venuti allo stand dopo che si era diffusa la notizia della presenza di uno strano oggetto. In effetti, per fare una battuta, è stato come portare un bolide sperimentale a una mostra di auto di serie. Persino una emittente televisiva locale ha fatto delle riprese alla “cosa 3D” . Ho lanciato comunque il messaggio che Hyper Spectrum è soprattutto un progetto culturale di ampio raggio e che come piano di gioco è un vero stimolatore neuronale che sviluppa la cosiddetta Intelligenza spaziale grazie alla sua tridimensionalità totale. Cinesi e Coreani sono stati quelli che l’hanno fotografato più di tutti per cui ora, lo dico scherzando, mi aspetto una valanga di imitazioni”.