Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 15 voti favorevoli di Fi, Lega, Idea, Pd, Ab, Bp, e Fdi, si sono astenuti Giorgetti, Leggieri, Perrino M5s)il disegno di legge “Rendiconto per l’esercizio finanziario 2018 dell’Ente di gestione del parco archeologico storico naturale delle Chiese rupestri del materano”.
“Il rendiconto evidenzia un avanzo di amministrazione pari ad euro 560.906,67. Tale avanzo deriva da economie di spesa della gestione ordinaria nonché dall’avanzo registrato nel rendiconto dell’esercizio precedente, da utilizzare, in sede di assestamento del bilancio, per sostenere spese di investimento volte al recupero e valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale del territorio del parco. Il saldo di cassa al 31 dicembre 2018 è di euro 762.525,58”.
“Durante l’anno 2018, viene precisato nel documento, sono state avviate o proseguite numerose attività, come ad esempio l’elaborazione di idonee misure di tutela e conservazione per le specie e gli habitat inclusi nelle direttive comunitarie ‘habitat’ e ‘uccelli’; è proseguita la collaborazione con il Comune di Matera relativamente al piano di gestione del sito Unesco – Sassi e Altopiano Murgico; è stato siglato un gemellaggio con il parco regionale della Maremma e un protocollo d’intesa con il parco regionale della Maremma e la Federparchi. Sono state attivate, inoltre, le procedure per il recupero dell’ex casello ferroviario di Parco dei Monaci per la realizzazione di una foresteria, deposito biciclette e punto informativo. In corso attività sul controllo del territorio per gli incendi boschivi grazie a convenzioni con associazioni ambientaliste”.
Variazione bilancio Arpab, sì da Consiglio
Il Consiglio regionale della Basilicata, riunitosi oggi, ha approvato a maggioranza (13 voti favorevoli di Fi, Lega, Idea, Pd, Bp, e Fdi e 3astenuti quelli di Giorgetti, Leggieri e Perrino M5s)la variazione di bilancio 2019-2011 dell’Arpab.
La variazione del bilancio riguarda le somme stanziate con atto della Giunta regionale e reperite dall’accordo Eni-Regione per un totale di otto milioni di euro. Questa operazione contabile consente di tenere in vita 54 contratti stipulati con gli interinali e che andranno avanti fino al 30 giugno del prossimo anno.
Diritto allo studio, Consiglio approva piano 2018-2019
Si tratta di uno strumento per la governance dell’istruzione, del diritto all’apprendimento e alla conoscenza lungo tutto l’arco della vita. Lo stanziamento totale per il 2019 previsto dalla Regione Basilicata è di euro 1.210.000,00
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 15 voti favorevoli di Fi, Lega, Idea, M5s, Bp, e Fdi, astenuti i consiglieri Cifarelli-Pd, Pittella AB e Polese) il Piano regionale per il diritto allo studio anno scolastico 2018-2019.
Lo strumento, fondamentale per la governance dell’istruzione, del diritto all’apprendimento e alla conoscenza lungo tutto l’arco della vita, fissa i criteri per l’assegnazione dei contributi. Ai fini dell’attribuzione dei benefici, l’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) delle famiglie è determinatoin euro 11.305,72.
Lo stanziamento totale per il 2019 previsto dalla Regione Basilicata è di euro 1.210.000,00 così suddiviso: trasferimenti ai Comuni per investimenti nei servizi di mensa e trasporto scolastico e interventi di particolare rilievo, 100 mila euro; contributi ai Comuni per l’esercizio delle funzioni ad essi attribuite quali il servizio di trasporto scolastico e mensa per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, 600 mila euro; contributi ai Comuni che organizzano nelle zone rurali centri di raccolta, 90 mila euro; contributi ai Comuni per le spese dei collegi dove vengono ospitati alunni in disagiate condizioni economiche, purché capaci e meritevoli, frequentanti scuole secondarie superiori situate a notevoli distanze dalla sede di provenienza, 50 mila euro; contributi ai convitti annessi agli istituti professionali che ospitano allievi meritevoli e bisognosi residenti in Basilicata, 100 mila euro. Previsti, altresì, contributi ai Comuni (100 mila euro) e/o agli istituti scolastici statali e paritari (170 mila euro) per far fronte a situazioni impreviste ed eccezionali, ovvero per la realizzazione di programmi di particolare rilievo.