Giorgio Griesi, Presidente associazione “Venosa Pensa”, in una nota esprime alcune riflessioni dopo la decisione di assegnare a Potenza il Capodanno Rai 2020. Di seguito la nota integrale.
Speravamo di non dover scrivere nuovamente queste righe, per esprimere il nostro disappunto per la mancata assegnazione del “Capodanno RAI” alla città di Venosa per il terzo anno consecutivo, a seguito di promesse ed annunci rivelatisi non veritieri.
Crediamo, tuttavia, che, nonostante non si tratti di un evento che risolve d’incanto tutti i problemi del nostro territorio, la città di Venosa perda una importante “boccata di ossigeno” per l’economia locale e per la risonanza pubblicitaria che la trasmissione inevitabilmente porta con sé.
A lasciarci basiti e indignati è, ancora una volta, la modalità con cui il nostro territorio viene ignorato e messo da parte, nel silenzio totale degli amministratori che lo rappresentano in Consiglio Regionale. Già da mesi ci eravamo spesi, scrivendo a tutti i Consiglieri, agli Assessori e al Presidente della Regione, ma le nostre email e i nostri articoli non hanno mai ricevuto neanche una risposta di garbo istituzionale.
Reputiamo, dunque, che la mancata scelta della città di Venosa come sede della manifestazione dell’ultimo dell’anno rappresenti uno scippo, oltre che l’ennesimo sgarbo, che i cittadini devono sopportare, a causa di una volontà e di un lavoro che sono mancati ad ogni livello istituzionale, di cui i rappresentanti dovranno prendersi la responsabilità politica.
La nostra associazione continuerà a battersi e a lavorare per il bene del nostro territorio, a partire dalla raccolta-firme per richiedere al Governo una moratoria di tutte le concessioni di estrazione di idrocarburi nella nostra Regione, per evitare ai nostri concittadini altri bocconi amari, che sono ormai abituati da anni a mandar giù.