Riportiamo di seguito le riflessioni del componente della segreteria cittadina del PD Matera, Vincenzo Menzella dopo l’inaugurazione dell’hub di via San Rocco a Matera.
La inaugurazione dell’ hub di San Rocco è certamente una buona notizia per Matera. Una operazione attesa, preparata, costruita con una accorta selezione di risorse imprenditoriali e strutture di ricerca. E giustamente salutata dal Ministro per il Mezzogiorno come un esempio virtuoso di investimento sul futuro. Chi conosce il percorso, per aver concorso ad assemblare competenze e interessi intorno ad un nucleo in grado di dare sostanza alla impresa, rimane oggi sorpreso dalla spasmodica competizione in tutti gli ambiti della politica locale a rivendicare meriti e medaglie in un settore di cui spesso non si conoscono né i contenuti né le esigenze. Quasi che basti aver inaugurato una postazione per pretendere di goderne gli effetti. Invece va detto che la parte più difficile comincia ora, poiché occorrerà avviare una vera e propria politica di fertilizzazione del territorio, di diffusione delle nuove dinamiche, di apertura alle connessioni con la economia globale. Si dovrà andare oltre il “vicinato digitale” com’è stato romanticamente definito il processo innescato a S Rocco! Si apre una fase nuova carica di prospettive che vanno gestite, promosse, guidate e monitorate poiché il successo si misurerà su quanta energia e connessione sapremo offrire e ricevere nello scambio che regola ogni economia avanzata.
Guai se il fenomeno di S. Rocco rimanesse una cattedrale nel deserto, priva di legami e integrazioni con un intorno che va recuperato e sviluppato. E, aggiungo, svegliato dalla generale condizione di ritardo in cui versa salvo qualche lodevole eccezione..
Credo che il Cons. Acito che ha partecipato alla ideazione della impresa abbia perfettamente ragione quando parla di vittoria della città mettendo a tacere le singole vanità che si sono affacciate dal balcone.
Credo che intenda condividere con me che il vero lavoro comincia ora e che dovrà procedere con rapidità e con la più larga partecipazione di tutte le energie che sono in campo. Nel sottolineare questa urgenza, non posso non esprimere preoccupazione se la politica materana guarderà a questi eventi solo come una celebrazione e non di più. Avendo un occhio rivolto altrove. Certo, ai piccoli giochi e alle mediocri furbizie piuttosto che alla grandezza delle possibilità che si aprono di fronte a noi. Ci vorrebbe ben altro. Altrimenti il progresso ci sopravanzera’ e un’altra occasione andrà perduta. È un timore? Forse qualcosa di più, una amara previsione che però
andrà sconfitta.