Convocare in tempi brevi un tavolo di confronto in prefettura per affrontare la vertenza delle aree di servizio di Galdo nel tratto lucano dell’autostrada A2. A chiederlo è Emanuela Sardone, della Fisascat Cisl, che sollecita l’intervento di tutte le parti interessate per “scongiurare l’avvio della procedura collettiva di licenziamento dei 16 addetti del ramo Ovest da parte della Dima che nei giorni scorsi ha comunicato alle organizzazioni sindacali di non essere nelle condizioni di proseguire l’attività per carenza di liquidità. Il motivo – spiega Sardone – sarebbe, oltre al calo del fatturato, la sospensione da parte dell’Anas del ristoro economico concordato nel 2013 per compensare le perdite che si sono determinate a seguito dei lavori di ammodernamento del tratto autostradale, lavori che hanno comportato – lo ricordiamo – lo spostamento del tracciato e di conseguenza l’isolamento delle due aree di servizio”.
“Per lo stesso motivo – denuncia la sindacalista – diversi lavoratori vanterebbero oltre due anni di mensilità arretrate, circostanza che ha messo i lavoratori in una situazione economicamente insostenibile. Di qui la nostra richiesta alla prefettura di convocare al tavolo tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nella vertenza, ovvero Anas, Regione, Comune di Lauria, l’ex gestore delle aree di servizio Esso Italia, gli attuali gestori Zaccagnino e Dima e il gruppo Sarni che dovrebbe subentrare nella gestione delle nuove aree di servizio, in via di realizzazione ma non ancora completate”. Per la sindacalista della Fisascat “andrà definito un preciso crono-programma per il completamento delle nuove aree e il subentro del gruppo Sarni che dovrà impegnarsi a riassumere tutto il personale attualmente in forze.