Domenica 10 novembre 2019 sarà l’ultimo giorno per visitare “1/16 Origin”, la mostra interattiva di opere ispirate al pre-cinema allestita nella suggestiva cornice della Chiesa Santa Maria de Armenis a Matera.
A chiudere l’esposizione, nata nell’ambito del progetto Formula Cinema di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, co-prodotta da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Allelammie, co-finanziata da Lucana Film Commission, in partnership con Museo Nazionale del Cinema di Torino, CineParcoTILT, Euronet, Mediterraneo cinematografica e I.I.S. “E. Duni – C. Levi” di Matera, due live performance come rivisitazione del cinema e della sua continua evoluzione artistica, tecnica e tecnologica a cura dell’artista Maria D’Anna e della società di produzioni cinematografiche Effenove srl.
Il finissage aperto al pubblico con ingresso gratuito, prenderà il via negli spazi espositivi della mostra alle ore 19 con la performance “Taxi per ogni dove” dell’artista Maria D’Anna.
La performance, nasce dall’idea che il cinema, spesso identificato con gli stessi dispositivi che permettevano la proiezione e la visualizzazione di immagini in movimento, sia un fattore inscritto geneticamente nell’uomo e trasmesso alle generazioni successive già dalle prime forme di vita umana. Uno dei primi esempi di pre-cinema nella cultura occidentale è il Mito della Caverna di Platone: gli uomini, imprigionati nel fondo della caverna, non possono vedere la luce del sole, né gli oggetti reali. Obbligati a guardare il fondo della caverna, scorgono solo l’ombra degli oggetti che si muovono alle loro spalle, e credono che in queste ombre consista la vera realtà. L’artista campana Maria D’Anna in “Taxi per ogni dove” ricrea il mito della caverna di Platone riproducendo il concetto del sole nell’ oggetto di un faro, il mondo reale negli attori della performance e la proiezione del mondo reale nelle ombre dei performers. Grazie anche all’utilizzo di suoni, il tempo e il movimento dell’azione performativa diventano come sospesi e irreali, da ciò ne segue una confusione tra il sistema degli oggetti reali e il sistema delle ombre nonché dal loro tempo e dal loro spazio. Lo spettatore si troverà in una dimensione percettiva nuova e totalizzante che lo avvicinerà all’esperienza creativa piuttosto che alla semplice fruizione dell’opera, sia essa artistica o, nello specifico, cinematografica.
A seguire la live performance dedicata alla meraviglia generata dall’immagine dal titolo “1/16 reloaded”, realizzata e diretta da Effenove srl, società di produzioni cinematografiche.
La live performance, focalizzata sulle tecniche della motion capture, mescolando tecnica creativa, strumentazione tecnologica e contenuto narrativo, vuole essere una forma di condivisione della riflessione sull’immaginario.
“1/16 reloaded”, partendo dalle unità caratteristiche del cinema delle origini, la luce e le ombre, prova ad attraversare alcuni dei momenti epocali che hanno puntellato il lungo rapporto tra l’umanità e il suo bisogno di raccontare la realtà, soprattutto nei suoi aspetti misteriosi e incomprensibili.Un percorso attraverso strumenti, epoche tecnologiche e guizzi creativi di chi ha segnato la nascita del cinematografo. La consapevolezza da cui parte la performance coincide con l’idea che il pre-cinema non sia uno spartiacque tra un prima (graffiti, pittura, fotografia) e un dopo (il cinematografo), ma piuttosto un ponte, uno dei tanti ponti, su cui l’umanità ha camminato spingendo sempre un po’ più avanti il bisogno di rappresentazione del mondo e di sé.
Autori: Michele Scioscia, Marica Berterame, Sara Lorusso.
Team: Donato Modesti, Flavia Pizzuti, Rosario Catena, Antonio Marino e con la collaborazione straordinaria di Massimo Casiello e Pegah Moshi Pour.
Per informazioni: www.formulacinema.it/mostra