Il Comune di Viggiano negli ultimi anni ha cercato di ampliare l’offerta culturale attraverso una politica di valorizzazione che ha consentito di mettere in campo importanti iniziative per la conservazione dei Beni Culturali, vero e proprio collante della società civile e garanzia di una crescita comune. Da salvaguardare c’è sicuramente il Castello, costruito a 1023 m s.l.m. sulla cima del maggiore fra i due colli che racchiudono Viggiano, certamente anteriore al 1239, che fu gravemente danneggiato dal terremoto del 1857 e che ad oggi sono conservati solo alcuni tratti delle mura e parti significative delle tre torri angolari.
Non a caso nei giorni scorsi, nei locali della Piazza Coperta, si è tenuto un incontro organizzato dall’Amministrazione comunale, per illustrare i dati Preliminari di Studio sul Castello, volti a rilevarne la consistenza dello stato attuale e come primo passo di un percorso che vuole portare alla sua riqualificazione e valorizzazione.
Tanti i presenti che hanno partecipato con molto interesse all’incontro. Al tavolo, oltre al Sindaco Avv. Amedeo Cicala, anche il Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggio Arch. Francesco Canestrini, l’Arch. Giacomo Santoro e l’Archeologo Nicola Mileo.
Il Primo cittadino ha ringraziato il Soprintendente per la sua presenza a Viggiano e per l’impegno profuso, in questi anni, nell’interesse di Viggiano e della Val d’Agri. Infatti il sindaco ha ricordato il lavoro svolto per salvare uno tra i reperti più antichi di Viggiano, la Chiesa di Santa Maria la Preta.
“Ora siamo difronte ad un’altra sfida– ha continuato il sindaco Cicala – con il Soprintendente cercheremo di portare a termine i lavori di messa in sicurezza delle torri e di una porzione delle mura del Castello. Un simbolo di Viggiano così importante non va lasciato in abbandono, perché per ogni pietra che cade si perde un pezzo di identità.”