Il componente dell’associazione Matera Ferrovia Nazionale Francesco Laurenzana in una esprime alcune riflessioni sul collegamento ferroviario da realizzare di RFI Matera–Ferrandina e sulla linea Bari-Matera delle Fal. Di seguito la nota integrale.
Egregio Direttore
Nel dibattito in corso, vorrei esporre qualche considerazione sulla ferrovia Matera-Ferrandina di RFI e sulla linea Bari-Altamura- Matera delle FAL.
Preciso di avere aderito sin dalla fondazione all’Associazione Matera Ferrovia Nazionale, presieduta dal bravo e tenace Prof. Nicola Pavese che sostiene istanze obiettive e condivisibili e non tutela interessi personali o di lobbies.
– E’ noto che gli orari dei servizi automobilistici Matera-Ferrandina Scalo e viceversa sono stati mal congegnati dagli gli stessi gestori di quei servizi;
– La bassa o nulla frequentazione di quelle corse, rilevata in questi mesi estivi, non mi sembra un motivo valido e fondato sul piano della Tecnica e dell’Economia dei Tra- sporti per mettere in discussione il programma della costruenda tratta ferroviaria Matera La Martella-Ferrandina Scalo. Sono questioni diverse!
E’ certo, del resto, che esiste un vasto bacino di utenza nell’area del basso Basento (Ferrandina, Pisticci, Pomarico, Miglionico, Grottole, Salandra ecc) verso il capoluogo Matera, la prova evidente è l’intenso traffico sulla SS 7 Var e SS 7, prevalentemente di auto private
– Il completamento della tratta ferroviaria Matera La Martella – Ferrandina Scalo su cui si spende, a ragione, l’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” e che finalmente sta ottenendo visibilità e finanziamenti non può essere visto come tratta isolata e locale, ma il primo step del passante ferroviario di RFI dalla Puglia (Bari e Salento) verso la Campania attraverso la Basilicata, con il naturale prolungamento su Gioa del Colle di circa 35 Km. La ferrovia Matera-Ferrandina, quindi, dovrà innestarsi sulla linea Taranto-Bari. Dall’altro versante il collegamento sulla Battipaglia-Potenza-Metaponto-Taranto che dovrà essere potenziata ed adeguata, costituirà una maglia chiusa e integrata nella rete nazionale di RFI;
– In Basilicata non occorre l’Alta Velocità con Vmax = 350 Km/h ma una linea elettrificata a binario singolo e scartamento ordinario, considerato che le tecnologie di oggi consentono su queste tratte Vmax superiori a150 Km/h. Da qui si comprende l’importanza dell’ammodernamento e della velocizzazione della tratta Battipaglia-Potenza-Ferrandina-Metaponto;
– Occorre necessariamente una linea che colleghi, attraverso la Basilicata, gli importanti bacini di utenza della Campania con quelli della Puglia ed dell’alta Calabria, i flussi turistici dalla Puglia salentina a Matera e oltre in Basilicata, con quelli della Campania, i porti e gli aeroporti di Napoli, Salerno, Taranto, Bari, Brindisi, le nuove aree ZES per il traffico merci, i parchi naturali della Basilicata;
– Per l’Italia che ha costruito centinaia di chilometri di autostrade e linee ferroviarie dell’Alta Velocità, l’adeguamento della Battipaglia-Metaponto e una nuova tratta
ferroviaria di appena 30-35 Km da Matera a Gioia del Colle sarà un’opera sostenibile sul piano economico e certamente utile per la Basilicata e per tutto il Sud.
Contestualmente sul territorio appulo-lucano proseguono in maniera lenta ma costante gli investimenti delle FAL, anche questi finanziati con danaro pubblico e Fondi Europei, appunto domani 13 Novembre ci sarà l’inaugurazione della nuova Stazione di Matera Centrale delle FAL.
Anche qui si stanno spendendo molti Milioni di Euro, per “l’ammodernamento” della Bari-Altamura-Matera e per la Metropolitana “leggera” di Matera, con sistema di trazione tipo diesel e scartamento “ridotto” (di 950 mm).
Pur tralasciando trattazioni tecniche complesse, è evidente che questa ferrovia, a causa delle suddette obsolete caratteristiche, presenterà i seguenti gravi handicap:
a) La mancanza di “interoperabilità” che costituisce uno dei requisiti fondamentali per ogni moderna rete ferroviaria. Tanto comporterà che la Bari-Altamura-Matera non potrà mai connettersi con la rete di RFI né con le altre ferrovie della Puglia (Sud Est, Ferrotranviaria ecc.) che sono tutte a scartamento “ordinario” (di 1.435 mm). Quindi gli utenti delle FAL dovranno comunque “cambiare treno” a Bari e soprattutto “cambiare stazione”, per proseguire il viaggio verso qualsiasi direzione;
b) Il sistema di trazione con motori termici a ciclo “diesel”, ormai datato e inquinante, perciò nelle ferrovie dei paesi sviluppati è in corso la riconversione alla trazione elettrica. Sorge anche qualche fondato dubbio sulla compatibilità ambientale della Stazione di Matera Centrale che è sotterranea, a causa dei gas di scarico delle motrici diesel.
Probabilmente questa linea, così concepita, costituirà uno vero spreco di danaro pubblico e tra qualche anno saranno inevitabilmente necessari lavori di adeguamento agli standard nazionali ed europei (scartamento ordinario e trazione elettrica), con ingenti costi.
Queste valutazioni potrebbero sembrare ispirate da un sentimento negazionista e disfattista contro quello “che si riesce a fare tra grandi difficoltà …”, invece sono l’espressione sincera e scientificamente fondata di un sentimento di amore per i nostri territori, per la Città di Matera e per le stesse FAL che meritano da subito infrastrutture adeguate alla modernità.
E’ necessario che il nuovo Governo del Paese, il nuovo Governo Regionale, la politica e le forze sociali, la stessa stampa ed i media si interroghino su questi temi, ma che si attivino per colmare il grave gap infrastrutturale della Basilicata e del Sud.
Ringrazio e porgo distinti saluti.