Le classi terze nel difficile percorso dell’orientamento
“Musica, voglio che la mia vita parli di musica, per avere un futuro migliore e pieno di gioia, per avere un’esistenza libera e piena di speranza….è questa la mia decisione. Non è stata cosa di poco conto scegliere la Scuola secondaria di secondo grado da frequentare a partire dal prossimo anno, anche perché fare la scelta giusta a 13 anni non è facile. Ritengo, infatti, che noi ragazzi non siamo tutti pienamente consapevoli e così maturi da prendere da soli una decisione tanto importante e impegnativa, che metterà un’ipoteca sul nostro futuro. Ma io ho deciso finalmente!…per i prossimi cinque anni frequenterò il Liceo Musicale, sempre che riesca a passare i test d’ingresso, che si dovrebbero svolgere poco dopo la scadenza delle iscrizioni. Cosa mi ha portato, dopo tanta incertezza, a capire quale sia la scelta della scuola più adatta a me? Per prima cosa ho chiesto consiglio ai miei genitori, i quali mi hanno lasciata libera e mi hanno sostenuta senza spaventarmi o sovraccaricarmi di aspettative, poi ci sono state le tante discussioni e le attività svolte in classe con i professori durante l’ora settimanale dedicata all’“orientamento”, e non solo, successivamente mi sono confidata anche con i miei compagni, i quali mi hanno approvato in pieno, dicendomi che il Liceo Musicale sarebbe stata per me una bella esperienza. Per facilitare la scelta, inoltre, ogni scuola ha presentato la propria offerta formativa con delle lezioni laboratorio (nel caso del Liceo Musicale c’è stata una lezione concerto) e delle visite guidate della scuola con l’illustrazione delle attività curriculari ed extracurriculari, le tradizionali open day, cioè, le giornate a porte aperte, che mi hanno dato modo di conoscere più da vicino programmi e futuri insegnanti. Infine, la nostra scuola ha invitato i professori dei vari Istituti scolastici ad illustrare i programmi anche ai nostri genitori. Che dire? Mancano pochi giorni alla scadenza delle iscrizioni (entro il 20 febbraio), ma io ho già consegnato la domanda e sono serena e fiduciosa”. (Giorgia)
“Che cosa faremo «da grandi»? Quale lavoro svolgeremo? Sicuramente sono queste le domande che ci siamo posti più di frequente in quest’ultimo periodo, anche in vista della scelta della Scuola secondaria di secondo grado. Fortunatamente in questo ci sono venuti incontro i professori, che ci hanno dato una mano ad “orientarci”, cioè a guardarci dentro, a conoscerci meglio attraverso il nostro rapporto con i nostri hobby, la lettura, le materie scolastiche, lo studio in generale e a conoscere la realtà che ci circonda, al fine di trovare l’indirizzo scolastico giusto al termine della scuola di base. Le discussioni in classe nonché gli open day, le visite guidate alle diverse Scuole secondarie e gli incontri pomeridiani con i professori dei vari Istituti scolastici ci hanno fatto capire soprattutto che a 13 anni prendere una decisione così importante è difficile, ma che la Scuola Superiore deve essere vista come un’opportunità che apre altre finestre nel mondo. Non neghiamo che questa decisione ci crea un po’ d’ansia, considerando il periodo di crisi che l’Italia sta vivendo e che i più colpiti sono sempre i giovani. L’Italia figura, infatti, tra i Paesi europei con la percentuale più elevata di under 25 alla ricerca di un impiego, pur essendo in possesso di una laurea con il massimo dei voti!..Nessuno, però, ci ha lasciato soli in questo momento…familiari, insegnanti, amici ci hanno aiutato a valorizzare le nostre capacità e quindi noi riteniamo che “sacrificare” del tempo per studiare sarà per noi accettabile, utile per realizzare il nostro progetto di vita. Io ho scelto, dunque, di frequentare il Liceo Scientifico, mentre Angela si è iscritta al Liceo Classico. Ci auguriamo di riuscire al meglio nei nostri studi”. (Fabio e Angela)
Giorgia Giacoia, Fabio Spada e Angela Colotta della classe III F per Torraca News Live.
Le classi terze nel difficile percorso dell’orientamento
Sembra ieri ed invece sono trascorsi quasi tre anni da quando abbiamo varcato per la prima volta il portone di questa scuola ed ora ci troviamo di fronte alla prima decisione difficile della nostra vita:scegliere a quale istituto secondario di secondo grado iscriverci per l´anno 2012-2013. Decidere del proprio futuro a tredici anni è assai oneroso! E´ questo, infatti, un momento fondamentale nel percorso di vita e di studio di noi giovani in quanto da tale scelta dipenderà in buona parte, il nostro successo scolastico e, in maniera prospettica, quello professionale. E´quanto mai difficile costruirsi un´opinione veritiera su cosa comporti frequentare un istituto, piuttosto che un altro, in termini di impegno,ore di studio, partecipazione, spirito di sacrificio. Ancora più difficile è metterla in relazione con la percezione delle proprie reali qualità, attitudini,inclinazioni,motivazioni. Si tratta di discipline nuove di cui, poco o niente, si conosce. Quindi tutt´altro che facile farsi un´idea di quel particolare indirizzo di studio e di quale possa essere il suo impatto sul nostro futuro professionale dato che alla nostra età, si è, forse, ancora troppo giovani e confusi per sapere chiaramente, cosa si desidera diventare da grandi. Quando si è giovani si ha di fronte un magico mondo di possibilità, si sogna qualsiasi mestiere senza pensare alle difficoltà che la vita potrà porre davanti a sé. Sin da piccoli molte sono le aspirazioni, i sogni di bambini e bambine, poi però si cresce e la vita ci pone di fronte a delle scelte come questa in cui veniamo chiamati in causa, in prima persona per decidere adesso cosa fare da grandi. Alcuni di noi hanno mostrato di avere idee chiare e orientamenti certi per il proprio futuro, altri sono assolutamente incapaci di scoprire in sé un forte desiderio che non sia dettato solo dalla necessità di fare comunque una scelta in base alle proprie capacità. Un ruolo importante e decisivo, lo ha svolto, bisogna ammetterlo,l´orientamento che, insieme ai preziosissimi suggerimenti dei nostri professori, che ben conoscono ormai, inclinazioni e attitudini di ognuno di noi, ha fornito a tutti la possibilità di raggiungere una sufficiente consapevolezza da consentirci di prendere una decisione serena e adeguatamente fondata e della quale, spero, nessuno di noi debba poi pentirsi un domani. Domani! Chissà come sarà il nostro domani? Riusciremo a realizzare le nostre aspirazioni? Un velo di tristezza pervade il nostro animo pensando che tutti i compagni, ragazzi e ragazze, con i quali ci siamo affiatati in questi tre anni non saranno più con noi il prossimo anno perché i diversi indirizzi scelti, ci disperderanno nelle numerose scuole della città! Stessa malinconica considerazione per quanto riguarda il pensiero di dover lasciare i mitici e tanto cari professori che con la loro grande professionalità e umanità ci hanno aiutato e guidato in questa delicata fase di crescita preparandoci a diventare i futuri uomini e donne del domani!
Enrico Antodaro 3^ E per Torraca News live