Maurizio D’Amico, segretario di Femoza, già ospite due anni fa dell’associazione Zona Franca Matera, in una nota traccia le linee strategiche emerse in occasione del Summit “Su-Meet: World Free & Special Economic Zones” che si è svolto dal 13 al 15 novembre scorsi a Monaco.
L’evento organizzato dalla Federazione Mondiale delle Zone Franche e delle Zone Economiche Speciali – #FEMOZA, in collaborazione con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale – UNIDO, svoltosi dal 13 al 15 novembre scorso a Monaco è stato un autentico successo.
Uno dei punti salienti del SU-MEET 2019, su cui tutti i partecipanti concordano è il fatto che le future ZES si concentreranno maggiormente su soluzioni istituzionali, normative e tecnologiche. Inoltre un particolare focus ha riguardato i modelli interni di gestione delle ZES, gli standard competitivi per l’ambiente, il controllo e la gestione della qualità, la digitalizzazione dei parchi industriali in linea con la Belt and Road Initiative.
I prestigiosi “FEMOZA Awards 2019” consegnati quest’anno sono stati assegnati per varie e specifiche motivazioni, ma il comune denominatore fra tutti i premiati è stato l’aver dimostrato negli anni una particolare costanza nella capacità di attrarre investimenti stranieri, a dimostrazione dell’idoneità del regime applicato in ogni singola ZES e dell’expertize del management deputato alla sua gestione, nei fatti adeguato per la professionalità business-oriented dimostrata.
Qualche menzione di merito.
La Bangladesh Economic Zones Authority (BEZA), (a dimostrazione che un’unica Authority nazionale di gestione delle ZES è una delle best practices di maggiore tendenza nel mondo per molteplici ragioni), ha ricevuto il il riconoscimento per il suo ruolo eccezionale nello sviluppo delle zone economiche nel Paese. La BEZA sta sviluppando 100 zone economiche in tutto il Paese su oltre 75.000 acri di territorio (ossia oltre 30 mila ettari). L’Authority del Bangladesh mira a stabilire zone economiche in tutte le potenziali aree del Paese, comprese le regioni arretrate e sottosviluppate al fine di incoraggiare un rapido sviluppo economico.
La Dube Trade Port Special Economic Zone (Sud Africa), ha ricevuto il “FEMOZA award 2019 per “Best Practice in Free & Special Economic Zones” . Nel corso degli ultimi anni l’infrastruttura sudafricana si è adeguatamente potenziata con la realizzazione del Dube Cargo Terminal, Dube Trade Zone, Dube City e Dube AgriZone. In particolare Dube Trade Port si sta dotando di tecnologie all’avanguardia ispirate all’industria 4.0. Grazie a tali ammodernamenti ci sono stati evidenti miglioramenti delle performances, come ad esempio la creazione di circa 4.117 posti di lavoro diretti con 21.330 posti di lavoro indiretti anche per le comunità locali, ecc. Il Dube Trade Port, grazie alla ZES, ha attratto investimenti pari a 12 miliardi di rand (equivalenti a circa 734 milioni di euro) e altri ne seguiranno grazie alla prossima realizzazione dell’Aerotropoli di Durban.
Tale riconoscimento è in linea con la visione di Dube TradePort di essere riconosciuto come la principale piattaforma globale di produzione e logistica aerea nell’Africa meridionale, se non anche dell’intero continente. Infatti la sua specializzazione riguarda merci e altre attività industriali hi-tech legate agli aeroporti ed è orientata ad attrarre, in particolare, imprese manifatturiere e di servizi che richiedono un rapido accesso ai servizi di trasporto aereo di merci e passeggeri. Si tratta di una delle prime ZES legate ad aeroporti al mondo in cui gli shippers e i freight forwarders sono tutti situati all’interno di una singola struttura, la Dube Trade House, che offre deposito integrato e spazi per uffici e con accesso diretto lato volo, tramite un ponte aereo, al Dube Terminal merci. Ciò garantisce l’accesso degli spedizionieri a flussi di merci senza soluzione di continuità.
Il Femoza Award 2019 è andato anche al Great Stone Industrial Park della Bielorussia, per essersi rivelata la zona economica speciale a più rapida crescita del mondo.
Una delle caratteristiche più apprezzate del Summit mondiale sulle Zone Economiche Speciali organizzato da FEMOZA, che ha visto la partecipazione di rappresentanti e delegati di ZES, Zone Franche ed istituzioni (organi di Governo, Camere di Commercio) potenziali investitori stranieri ed esperti, è stata la sessione dedicata agli incontri B2B e B2G, che sono servite per trattare argomenti molto pratici e concreti per mettere a confronto le esigenze degli investitori e le potenzialità offerte dalle varie ZES presenti all’evento con i loro rappresentanti.
FEMOZA, anzichè organizzare sterili Conferenze,(come se ne vedono ormai troppe in quest’ultimo periodo, purtroppo), finalizzate nella sostanza,esclusivamente ad offrire visibilità e “passerelle” autocelebrative ad organizzatori, politici e pseudo esperti “dell’ultim’ora” in materia, per l’ennesima volta ha confermato di essere la sola Organizzazione al mondo in grado di realizzare, con un approccio altamente professionale, un evento concretamente utile e quindi “di servizio” alle ZES e alle Zone Franche, agli investitori, ai Governi di qualsiasi Paese, con il prezioso supporto dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale – UNIDO.
Il tutto, questa volta, anche nella magica ed unica cornice di Monaco: ulteriore fiore all’occhiello dell’evento.