“Per troppo tempo la grave questione del disseccamento degli ulivi in Puglia e in particolare nel Salento è stata affidata a una narrazione, politica e scientifica, parziale e che ha molte ombre e poche luci. Per questo ritengo che progetti come il documentario ‘Legno vivo’ siano utili a dare una prospettiva diversa e più ampia, che ci aiuti a comprendere il contesto ambientale ed economico in cui si sta verificando questo fenomeno tragico, non soltanto per l’agricoltura ma anche per l’intero tessuto sociale”.
Lo ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis nell’annunciare la presentazione in anteprima del documentario “Legno vivo – Xylella, oltre il batterio”, che avrà al luogo il 26 novembre alle ore 16.00 nella sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro, Piazza Capranica, n. 72, Roma. Sarà lo stesso senatore De Bonis a introdurre il dibattito che seguirà alla proiezione del documentario.
“Io stesso – continua De Bonis – mi sono fatto promotore, insieme ad altri senatori, della proposta di istituire una Commissione parlamentare d’inchiesta sull’emersione e gestione dell’emergenza Xylella fastidiosa nei territori della Puglia. Abbiamo presentato un corposo documento che giustificava pienamente, da ogni punto di vista, l’accoglimento della nostra proposta. Eppure, questa iniziativa si è scontrata con un muro di gomma che lascia ancora campo libero alla narrazione dominante. È tempo che la politica, nazionale e comunitaria, si faccia carico di un’analisi seria e approfondita di tutti i fattori in gioco nell’affare Xyella, dagli interessi economici ai risvolti giuridici e costituzionali, alle pratiche fitosanitarie, al principio di precauzione, alla salute pubblica, allo stato di salute dei terreni pugliesi e salentini, all’ambiente, al paesaggio, all’agricoltura e, in generale, al modello di sviluppo che vogliamo costruire.”
Dopo la proiezione, parteciperanno al dibattito introdotto dal senatore de Bonis gli autori del documentario – Elena Tioli, Francesca Della Giovampaola e Filippo Bellantoni –, la scienziata e attivista, presidente di Navdanya International, Vandana Shiva, Marco Nuti, microbiologo, professore emerito dell’Università di Pisa, Patrizia Gentilini, oncologa ed ematologa, ISDE – Associazione Medici per l’Ambiente e Antonio Onorati, Ari – Associazione Rurale Italiana.