Ha preso inizio nel primo pomeriggio di oggi, presso la sede della Regione a Roma, l’assemblea delle Associazioni lucane in Italia,“I lucani nelle tante Italie, una rete vincente per lo sviluppo della Basilicata”. Una due giorni perprocederealla designazione, in seno alla Commissione regionale dei Lucani nel mondo, dei rappresentanti delle Associazioni Lucane in Italia. Un primo assolvimento per la composizione della nuova Crlm, a cui seguiranno quelli successivi: la nomina dei rappresentanti delle Federazioni delle Associazioni dei Lucani nel mondo e dei dueVice Presidenti. Un appuntamento pensato anche come momento di confronto e di dibattito su tematiche quali fare impresa in Basilicata e la valorizzazione dei territori. A discuterne esperti della materia, professionisti e i protagonisti dell’iniziativa: i rappresentanti delle Associazioni lucane in Italia.
In apertura dei lavori i saluti del presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, che ha posto l’accento sul senso che si è voluto dare all’appuntamento: “Organizzareun momento di riflessione per iniziare a tracciare nuovi percorsi progettuali nei quali intendo accompagnarvi. Vivo con grande onore e responsabilità il mio ruolo sia di Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, sia di Presidente della Commissione regionale dei Lucani nel mondo. Un impegno che affronto con l’intento di mettere in atto un proficuo lavoro di unione, cooperazione e rinnovamento con le Federazioni e le Associazioni dei Lucani in Italia, in Europa e nel mondo. Gli obiettivi che ci siamo prefissati intendono valorizzare le realtà associative dalle quali provenite, stimolarle, rinnovarle, orientarle per nuovi progetti e infine, ultima non per importanza, mettere le basi per assicurare quella continuità necessaria per la vita delle associazioni.Nella lettera che vi ho inviato ad inizio mandato e in diverse occasioni di incontro e confronto con qualcuno di voi, ho espresso il desiderio di coinvolgere direttamente i giovani nelle associazioni. Per farlo è necessario dar loro lo spazio necessario perché possano sperimentare e sperimentarsi, affiancandoli con l’esperienza maturata negli anni da quelli che io spesso chiamo i “padri fondatori”, affinché possano trasmettere i valori dell’identità lucana che ognuno di noi porta dentro di sé. Diamoci tutti un obiettivo comune: stimolare e incoraggiare con più decisione, entusiasmo e con nuove strategie i nostri giovani. Non c’è limite all’ingegno per affrontare nuove sfide e raggiungere ulteriori traguardi”.
Assemblea delle Associazioni lucane in Italia: durante la prima sessione dei lavori i relatori Percoco, Martino e Ruggieri, lucani nelle tante Italie, hanno portato la propria esperienza lavorativa e di vita.
“Fare impresa in Basilicata: una sfida possibile?” E’intorno a questo interrogativo che i relatori della prima sessione della due giorni “I lucani nelle tante Italie: una rete vincente per lo sviluppo della Basilicata”, iniziata nel pomeriggio di oggi, si sono confrontati facendo scaturire una serie di riflessioni.
Marco Percoco, professore associato presso il dipartimento di Scienze sociali e politiche, dell’università Bocconi edirettore del Centro di ricerca sulla geografia, le risorse naturali, l’energia, l’ambiente e le reti (Green), originario di Chiaromonte ha tenuto il primo intervento, soffermandosi sui tratti salienti dell’economia lucana, indicando i dati del 2018, “anno di recupero con crescita, trainata dal settore automotive e estrattivo (+ 25,3 per cento estrazione di idrocarburi, 19,2 per cento produzione di gas, 84 milioni di euro di royalties)” e invitando a riflettere su due dati importanti a suo parere, “la Basilicata non è il Texas, la nostra risorsa è la produzione, non necessariamente il valore della produzione, e che il petrolio è una fonte di finanziamento dello sviluppo locale ma che non si sostituisce alle idee”. Il professore è poi passato a commentare l’effetto dell’evento Matera Capitale della cultura 2019, che ha portato alla regione indubbi vantaggi dal punto di vista turistico e anche da occupazionale. Un evento che per continuare ad essere leva strategica per il territorio deve essere, necessariamente, accompagnato da focus su qualità della vita per i residenti, con servizi che possano diventare forza attrattiva per quanti possano scegliere Matera come sede di viaggio o di vita”. Fondamentale per Percoco “alimentare una propulsione endogena allo sviluppo, soprattutto in termini di imprenditorialità, la quale necessita di un ecosistema per la fermentazione e maturazione delle idee. Gli ecosistemi necessitano di laboratori di conoscenza in cui la ricerca universitaria diventa prodotto”. E alla fine un invito rivolto, soprattutto, a chi ha il coraggio di sperimentarsi in attività imprenditoriali: “quello di non essere fatalista, quella filosofia per cui il mondo è governato da una necessità del tutto estranea alla volontà e all’impegno dell’uomo, ma di essere resiliente, positivo, e animato da sana passione. E’così che si deve proseguire lunga la via della propria avventura”.
Successivamente è intervenuto il presidente dell’Associazione dei Lucani a Roma, Filippo Martino, alla guida del sodalizio dal 2011, da qualche tempo impegnato in studi del settore Oil & Gas e, in particolare,sulle normative e sulle sperimentazioni di Paesi che, come la Norvegia (paese benchmark), cercano di ridurre i rischi ambientali. Martino, da sempre attento alla realtà socio-economica e culturale della Basilicata, attualmente si occupa, come analista, del rapporto tra cultura, impresa e territorio.
Martino ha esordito sottolineando che “Le associazioni dovrebbero occuparsi di più e meglio degli andamenti economici della nostra regione, perché vogliono e possono offrire contributi. Con spirito propositivo e di grande affetto per la Basilicata, vorremmo poter dare il nostro apporto, in qualità di ambasciatori, in attività che riteniamo di grande importanza per lo sviluppo del territorio, come ad esempio quelle dirette a dare visibilità alle Pmi dei comparti agroalimentare e turistico-culturale, solitamente formati da piccole o addirittura micro imprese e, perciò, con minori risorse da destinare ad operazioni di marketing. Noi, come facciamo da anni, tentiamo di dare una mano a queste realtà produttive così che possano essere conosciute, diffondendo le loro mission, contribuendo al loro sviluppo. Altra questione per noi importantissima e sulla quale prestare dovuta attenzione sono le politiche per dare visibilità ai borghi. Realtà da tutelare, straordinario patrimonio di storia, identità e tradizioni in grado di promuovere lo sviluppo di attività turistico ricettive, unitamente all’incremento dei valori occupazione. Per fare ciò, però, dovremmo poter parlare più facilmente ed efficacemente con gli enti territoriali preposti alla incentivazione di iniziative di sviluppo”.
“Sono partito dalla Basilicata per fare l’avvocato e ho cambiato totalmente via, decidendo di commercializzare prodotti tipi lucani che vendo ai migliori ristoranti della Lombardia ma anche dei maggiori paesi europei”. Così Tommaso Ruggieri, presidente dell’Associazione “Amici della Basilicata in Lombardia” e neo eletto presidente della “Federazione lucani in Lombardia”, materano doc e responsabile comunicazione e marketing del 2Centro mozzarella, Lucania Food” che opera in Basilicata, Lombardia e nei maggiori paesi europei.
Ruggieri ha parlato del “Fare impresa a Milano con la Basilicata e fare impresa in Basilicata con Milano”. “Vendere Basilicata ormai è un brand, un sinonimo di successo, perché tutti ne parlano, il pane di Matera, solo per fare alcuni esempi, si vende ormai in svariati panifici boutique, finanche in Rinascente in Piazza Duomo, insieme alla focaccia, al peperone crusco, alla melanzana di Rotonda.Unendo tutte queste eccellenze gastronomiche, già dal 1997, in piccola scala, e oggi su vasta scala, la scommessa dell’azienda lucana per cui lavoro è stata vinta, e oggi dopo 22 anni conta una rete distributiva fatta di svariati punti vendita per Milano e una rete produttiva altrettanto importante che ha determinato il triplicarsi dei fatturati e che prosegue la strada dell’espansione grazie al brand Basilicata.Un’attività che ha consentito di creare occupazione per molti ragazzi lucani che hanno deciso di provare l’esperienza di lavorare a Milano. Una cultura d’impresa fatta di relazioni personali: la forte cultura del servizio fatta di una cura capillare del cliente e tanta attenzione alla relazione, questa è la ricetta di stampo lucano, che consente all’azienda per cui lavoro una costante crescita”. Rispetto alla nuova sfide per le Associazioni lucane in Italia, Ruggieri ha affermato che “una potrebbe essere quella di rendere attuabili e stabilizzare legami economici e commerciali, implementando i legami culturali oggi già in essere, tra gli attori economici residenti in Basilicata e noi Associazioni fuori regione.Per chi pensa che la Commissione dei Lucani nel Mondo non sia necessaria o quanto meno non sia strategica in chiave locale, posso affermare serenamente che si sbaglia.
I lucani nel mondo non sono solo ‘gallerie di ricordi e fiumi di nostalgia’ ma rappresentano una realtà professionale e produttiva ormai ben radicata nel territorio in cui operano, mature per rappresentare un punto di riferimento non solo culturale, ma anche economico per gli operatori economici della nostra regione”.