La polemica e l’alzata di voce dei giorni scorsi, seppure sfociata in inutili recriminazioni di carattere personale da parte di Confindustria, ha comunque dato un risultato. Lo dimostrano, oltre le numerose attestazioni di solidarietà alla Nicoletti SpA ricevute da Enti, Sindacati ed esponenti della politica di destra e di sinistra, i risultati ottenuti che – nelle more di una decisione che il Tribunale di Matera prenderà nella giornata di Giovedi 21 Maggio,- sono sfociati nella convocazione presso il MISE per il giorno 4 giugno alle ore 15,00.
Margherita Epifania: “ Ci preme innanzi tutto ringraziare tutti coloro che in questi giorni, particolarmente tesi per l’azienda Nicoletti, hanno coralmente manifestato la propria solidarietà in modo concreto e costruttivo. La voce, seppure proveniente da parti politicamente contrapposte, è stata univoca nel manifestare la contrarietà alla drastica conclusione fallimentare che potrebbe investire la Nicoletti Spa. Devo necessariamente evidenziare gli inviti che sono stati rivolti, all’unanimità, al sistema bancario perché riveda la propria posizione ed, in funzione di aggiustamenti che si potranno eventualmente apportare al piano di concordato, ci aiutino a superare lo scoglio del fallimento accompagnandoci verso una procedura sicuramente più proficua per loro, per i fornitori e, specialmente, per i lavoratori. Da sempre abbiamo sostenuto che il concordato preventivo attenua gli effetti negativi rispetto alla procedura fallimentare e, come rimarcato dal Commissario Giudiziale nella relazione particolareggiata, risulta economicamente più conveniente quale unica alternativa praticabile.
Angelo Calculli: “La convocazione giunta oggi da parte del Ministero è piena di significato già nel suo oggetto: VERIFICARE LE PROSPETTIVE DELLA NICOLETTI IN LIQUIDAZIONE. E’ chiaro e lapalissiano che al Ministero interesserà conoscere, probabilmente, le reali possibilità della Nicoletti SpA di proseguire nel piano di concordato rispetto alla più drastica prospettiva del fallimento. In questa ultima ipotesi è innegabile che verrebbero meno le possibilità di andare verso un intervento agevolato per la riconversione del sito industriale di La Martella e verso la conseguente ricollocazione delle risorse umane legate al sito fin quando quest’ultimo resterà in procedura concorsuale. Il fallimento, come noto, comporterebbe la perdita dei diritti dei lavoratori rispetto al sito produttivo. Ci auguriamo che intervengano positive valutazioni da parte di tutti i soggetti coinvolti e che le banche, in considerazione degli auspicabili aggiustamenti al piano, possano rivedere la propria posizione. Una doverosa considerazione: Monte dei Paschi di Siena e Bnl non hanno espresso il proprio voto, e quindi di fatto hanno votato no all’approvazione del concordato, pur in presenza di una percentuale di recupero che, nel mix chirografo/pignoratizio, gli avrebbe visti introitare il 67% dell’ammontare dei loro crediti. Calculli rivolge anche un ringraziamento alla Confindustria Matera e ai sindacati per quanto fatto ieri, che ha portato alla convocazione della riunione presso il Ministero per il giorno 4 giugn