Al dibattito “La comunicazione radiofonica al tempo dei social” promosso questa mattina a Matera per l’evento HubArt di RaiCom ha partecipato anche Elena Capparelli, direttore di Rai Play, il progetto sicuramente più popolare a livello mediatico in questo momento dopo l’investimento lungimirante su Fiorello:
Elena Capparelli: “Con Viva Rai Play di Fiorello registriamo un incremento del 45% di video visti su Rai Play negli ultimi 28 giorni mentre le applicazioni scaricate sono 13 milioni e 600 mila. Con l’arrivo di fiorello gli utenti registrati che entrano su Rai Play oggi sono aumentati del 60%”.
Fiorello è sicuramente determinante per acquisire nuovi utenti ma è chiaro che occorre lavorare su nuovi contenuti, a cosa si sta lavorando per tenere sempre vivo l’interesse degli utenti che entrano sull’App Rai Play? “Rai Play è la piattaforma del servizio pubblico e l’effetto che ha generato va oltre i numeri perchè si misura sia dal dialogo nelle nostre community, sui social, nei call center, perchè il pubblico della Rai non sapeva che poteva offrire ulteriori possibilità di intrattenimento on demand, quindi lavoriamo con una cifra completamente diversa dai players internazionali. Nella scorsa settimana abbiamo celebrato Falqui con un’offerta pazzesca in tutti i suoi spettacoli che nessun altro poteva avere, perchè la Rai ha i contenuti che rappresentano la storia del Paese, quindi il nostro archivio sarà una fonte continua di sorprese, di offerte, anche riconfezionate e ripensate. Lavoreremo anche su una offerta di film molto forte, perchè il nostro partner è Rai Cinema, quindi vogliamo promuovere il cinema italiano. Abbiamo tantissimi documentari, siamo fortemente generalisti nella proposta ma anche estremamente verticali. Faremo sempre produzioni ad hoc per conquistare qualche fascia di pubblico più giovane con personaggi, produzioni, un laboratorio di linguaggi anche diversi. Quindi nel 2020 avremo diverse proposte originali anche per la piattaforma, anche fiction in esclusiva. Abbiamo un’offerta pensata per i bambini e anche lì c’è una riconoscibilità che non ha uguali, con proposte in esclusiva per la piattaforma. E poi voglio dire che far conoscere Rai Play per la Rai è ampliare il pubblico di tutto l’offerta che può offrire non solo nel senso più antico di rivedere ma di far conoscere questo pubblico che viene un film o per vedere Fiorello, un’offerta che altrimenti non intercetterebbe mai. E quindi tutto quello che è adatto ad un consumo non lineare diventa la nostra offerta, non la dobbiamo comprare, non la dobbiamo cercare perchè ce l’abbiamo in casa”.
Michele Capolupo
Nella foto www.SassiLive.it Elena Capparelli