A seguito delle ultime mareggiate che hanno colpito la costa jonica, il biologo ambientalista materano Nicola Locuratolo in una nota suggerisce l’adozione di un provvedimento propedeutico alle misure richieste dagli imprenditori del settore balneare del Metapontino per contrastare il fenomeno dell’erosione. Di seguito la nota integrale.
In merito ai provvedimenti da mettere in campo per riparare i danni arrecati dalle ultime mareggiate, mi preme sottolineare l’opportunità, in questa fase delicata ed immediatamente dopo una devastazione estesa sulla costa ionica, ma anche su quella adriatica, da Venezia a Termoli, un intervento sperimentale di facile attuazione, di economie non paragonabili ai costosi ripascimenti ed alle più costose opere frangiflutti e quant’altro già negativamente sperimentato fino ad oggi ed, infine, di facile recupero laddove se ne constati l’inadeguatezza funzionale. Perchè non provarci?
Relazione sull’intervento sperimentale: Ipotesi di intervento sperimentale con eco-strutture per bio-architettura del fondale marino in fase regressiva con funzione di consolidamento e riqualificazione ambientale.
Siamo con l’acqua alla gola! 1. Ripascimento urgente? Si! Sperimentiamo la messa in opera di: “Ecostruttura polifunzionale per bio-architettura ricostruttiva di fondali marini instabili” su un tratto di costa di soli trecento metri.
Siamo con il mare sulla strada! 2. Barriere frangiflutto? Si! Sperimentiamo la messa in opera di: “Ecostruttura polifunzionale per bio-architettura ricostruttiva di fondali marini instabili” sotto una sola delle tante barriere da installare.
Siamo in una (quasi) vera emergenza? Si! Si faccia allora, ora, questa minima sperimentazione.
Non si vuole “contenere” il mare, ma porre in essere un intervento mirato a consolidare una struttura del deposito sabbioso tale da favorire il consolidamento del fondale evitando la traslazione di materiale verso quote batimetriche profonde.
A fronte di dispendiosi ripascimenti ed ancor più dispendiose barriere frangiflutto ed altri interventi già sperimentati con esito negativo, questo intervento si pone come “economico”, facilmente “operativo” e di facile rimozione laddove dovesse risultare inidoneo alla bisogna.
Sono disponibile a fornire ogni utile ed ulteriore indicazione.