La Questura di Matera ha celebrato questa mattina la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne con la campagna di informazione e sensibilizzazione “Questo non è amore”.
L’iniziativa ha previsto la sosta del Camper della Polizia di Stato in piazza Vittorio Veneto, un “punto di primo contatto” per incontrare la gente e diffondere informazioni sul tema della violenza di genere, ma anche ascoltare e assistere chi ha bisogno di aiuto. Lo staff resterà a disposizione dei cittadini anche nel pomeriggio, dalle 16 alle 19.
All’iniziativa ha partecipato il il Questore Luigi Liguori, il dirigente della Squadra Mobile e vice questore, Fulco Manco, il responsabile della sezione reati contro la persona della Squadra Mobile, Sostituto Commissario Vito Cicirelli e il funzionario della Divisione Anticrimine, Commissario Danilo Lentino
I cittadini sono stati accolti nel camper personale specializzato della Polizia di Stato in servizio alla Squadra Mobile, alla Direzione Anticrimine e all’Ufficio Denunce.
Presenti anche la psicologa del Servizio Sociale del Comune di Matera e la presidente del C.A.I. – Centro Antiviolenza Italiano, Ivana Giudice.
Da un lato la Polizia di Stato è impegnata ad affiancare e accompagnare le vittime di genere in ogni fase del difficile percorso di affrancamento dallo “stolker” attraverso gli strumenti giuridici preventivi ed eventualmente repressivi offerti dalla vigente legislazione amministrativa e penale. Dall’altro punta ad informare, garantire la centralità della vittima, ascoltare e proteggere, farsi carico, “fare rete”, tutti aspetti significativi di una strategia innovativa di carattere preventivo, espressione di un approccio globale per combattere efficacemente il fenomeno.
In tutta Italia sono stati registrati infatti oltre 106.000 contatti fino a settembre 2019, con un picco di 25.000 (di cui 4.418 minori) in occasione degli eventi realizzati dalle Questure il 25 novembre 2018.
Ai cittadini è stato distribuito un nuovo opuscolo, realizzato a cura della Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza dal titolo “Questo non è amore”, contenente informazioni aggiornate sul fenomeno della violenza di genere.
Pensato come uno strumento utile per il cittadino, il libretto fornisce informazioni sul fenomeno e, soprattutto, sulle misure di tutela delle vittime, mettendo in evidenza le misure di carattere preventivo che sono applicate dai Questori. L’opuscolo contiene inoltre diverse “storie” e testimonianze reali, nell’intento di incoraggiare la consapevolezza della vittima sul proprio vissuto di abuso e sulla possibilità di chiedere aiuto e uscire dalla violenza.
Il Questore Luigi Liguori ha fatto il punto sul tema della violenza sulla donne in ambito provinciale: “A livello nazionale c’è un lieve decremento dei reati connessi alla violenza contro le donne, quindi maltrattamenti e stalking, nella nostra provincia si registra in aumento del 20% di reati contro la persona, minacce, stalking, maltrattamento in famiglia. Come si legge questo aumento? Riteniamo che nella nostra provincia oggi c’è una maggiore consapevolezza e quindi c’è una maggiore propensione alla denuncia. In questo modo si riduce anche la forbice del sommerso. Ecco perchè occorre rassicurare la comunità e far capire che in realtà i reati non sono aumentati ma emerge di più il sommerso rispetto agli anni precedenti. Se si guarda il numero dei ricoveri certificati per lesioni, questi sono tantissimi nei nostri ospedali ma sono molto di più rispetto ai fenomeni di violenza contro le donne che vengono denunciati.
Come contrastare il fenomeno della violenza sulle donne? E’ fondamentale l’attività delle forze di polizia, perchè una donna che denuncia mette in discussione la propria vita e i propri affetti. Le forze dell’ordine devono essere preparate ad accogliere ed includere, ci vuole una iper specializzazione sul fenomeno. Occorre trasmettere massima attenzione, perchè di fronte troviamo persone volubili, che vengono da anni di maltrattamenti. Purtroppo qui a Matera si fanno convegni sul tema dal lunedì al venerdì ma i reati vengono commessi sempre nel fine settimana. A Matera manca una struttura di accoglienza che possa accogliere le donne con i figli in caso di violenza subita dal proprio compagno o marito. Occorre considerare non solo il concetto di violenza assistita ma anche quello della violenza economica, perchè quando c’è la violenza c’è anche un ricatto economico nei confronti della donna, in particolare di quella che non lavora, costretta a restare in silenzio per paura di non ricevere neanche i beni di prima necessità”.
Di seguito i numeri sui reati collegati alla violenza sulla donna con le variazioni dal 2018 al 2019.
Maltrattamenti contro familiari e conviventi da 47 a 70 casi, atti persecuptori da 67 a 73 casi, violenza sessuale aggravata da 7 a 13 casi, violenza sessuale di gruppo da 1 a nessun caso, atti sessuali con minorenne da 4 a 1 caso, corruzione di minorenne da 2 a nessun caso.
Michele Capolupo
La fotogallery della manifestazione “Questo non è amore” della Polizia di Stato (foto www.SassiLive.it)