Rocco Caramuscio, esponente di Italia in Comune, in una nota sottolinea i rischi che corrono gli automobilisti a causa di un semaforo fuori servizio a Tinchi. Di seguito la nota integrale.
Torna il far west sulle strade pisticcesi ed in particolare su quelle che incrociano nella borgata di Tinchi.
E’trascorso solo un anno da quando, con la modica spesa di oltre ventimila euro, fu riparato l’impianto semaforico. In precedenza si verificarono negli anni, diversi incidenti di cui alcuni mortali.
Malgrado la situazione caotica, tale riparazione aveva garantito un minimo di sicurezza.
Purtroppo, da circa un mese, siamo punto e accapo. Lo si vede lampeggiare da una parte, mentre dall’altra risulta completamente spento. A ciò si aggiungono le auto parcheggiate selvaggiamente su tutta l’area dell’incrocio che rendono impossibile impegnarlo senza rischiare un incidente. Un problema questo che non si vuole affrontare e risolvere, forse per non rischiare di inimicarsi qualche comodo cittadino abituato a sostare davanti alle attività commerciali anche in assenza di spazi.
Malgrado le innumerevoli segnalazioni, tutto rimane fatalmente immobile in attesa che succeda qualche altra tragedia.
Mai una multa, mai un intervento deterrente, tutto ciò che si propone non va bene.
Dalle telecamere, ai rallentatori, dalla richiesta della presenza dei vigli urbani, tutto viene tacciato come inapplicabile per un motivo o per l’altro.
Almeno un semaforo funzionante mitigava il rischio, ora siamo ritornati in balia del destino. Ma quanto tempo ancora dovremo aspettare per risolvere il problema e non solo quello del semaforo?
Quali possano essere le priorità per un’Amministrazione se non la sicurezza e la salute dei cittadini?