Nel risultato più che soddisfacente (più 35,6% in un anno) di export dell’alimentare lucano – che complessivamente, al primo semestre 2019, ammonta a 28 milioni di euro – ci sono anche i mercati della Romania e dei Paesi Balcanici. E’ stato questo il tema centrale dell’Assemblea annuale della delegazione della Fic Romania-Moldavia, presieduta dalla chef lucana Enza Barbaro, che si è tenuta a Palazzo Italia di Bucarest. La Romania – è stato detto – è di nuovo la terra promessa per gli italiani. Ogni giorno nelle camere di commercio romene vengono registrate quattro nuove imprese a capitale italiano. Di qui la presentazione del progetto marketing italian food in fase di completamento, l’incubatore voluto da Palazzo Ttalia, allo scopo di generare uno strumento aperto ad imprenditori, operatori del settore agroalimentare italiano, che intendono approcciarsi al mercato balcanico, offrendo ogni sostegno logistico ,grazie alle proprie struttura ma anche al sostegno della FIC delegazione Romania, nonche’ aziende che si interessano al progetto. La Fic , e dunque la presidente Barbaro, porta avanti l’attivita’ basilare della valorizzazione del gusto, originalita’ dei prodotti e della formazione.
All’assemblea hanno partecipato 40 associati, provenienti da tutta la Romania e Moldava. Ospiti autorita’ tra cui il presidente della camera di commercio di Ploiesti, Gogulescu, il colonnello Tiveron dell’Ambasciata d’Italia, Luigi Zaccagnini dell’accademia della cucina Italia, la responsabile dell’ICE di Bucarest, il presidente dell’associazione nazionale cuochi Rumeni chef Stefan Bercea, il presidente dell’associazione Someilier Marian Timofti, chef italiani gia’ attivi in Romania da anni. Il Cappellano Don Pierluigi Vignola, nella sua liturgia, ha parlato del protettore degli operatori della ristorazione San Francesco Caracciolo invitando ad applicare nella vita di cuochi, la massima dedizione all’altro bisognoso, donare quello che non e’ superfluo e fare della professione un momento di missione per rendere l’altro felice, invitandoci a rispettare sempre un codice deontologico. La presidente Enza Barbaro ha condiviso con il responsabile di sezione Moldova, Francesco Sanna, nonche’ con i coordinatori Salvo locastro, Pietro Benedetto, Luca Berardo il programma 2020,che si basa sulla formazione continua in cucina e nascita della cucina Euromediterranea per una globalizzazione della conoscenza della ” cucina mediterranea. Grazie alla disponibilita’ di Palazzo Italia che ha allestito un’area Formativa per cuochi,chef, pizzaioli, pasticcieri, somelier, degustatori, nonche’ al sostegno di Marketing Italian food, si garantira’ una formazione continua.
E’ stato quindi presentato il primo ricettario edito da Enza Barbaro, sulle ricette della cucina tradizionale Italiana, elemento importante per il rispetto di ingredienti e fasi di cottura , al fine di evitare che tra i cuochi tesserati ci siano differenze del gusto.
Giovanni Baldantoni, presidente Palazzo Italia ed uno dei “pionieri” dell’imprenditoria italiana in Romania, ha sottolineato il grande potenziale dei mercati dei Paesi Balcani e dell’Est Europa per le piccole e medie imprese lucane e meridionali. Secondo l’Ice l’export agroalimentare italiano in Romania è in crescita tra il 10 e il 20% nel giro di un anno. Solo la Basilicata ha un giro di export di 1,2-1,4 milioni di euro l’anno.
Nov 26