Uil Fpl, facendo seguito alle tante sollecitazioni e alle iniziative unitarie intraprese, precisa che la vertenza dei precari del San Carlo non a caso era stata sollevata già due mesi fa quando propose all’ intero Consiglio Regionale di occuparsi del problema che avrebbe messo in crisi il maggior ospedale della Regione. La scrivente aveva previsto già da allora il disastro che si sarebbe abbattuto sui livelli di assistenza e sulla impossibilità dei vari reparti ad effettuare i turni. Già oggi con le ferie da smaltire in attesa del 6 dicembre, ci sono 4 unità in meno nel Pronto Soccorso per urgenze ed emergenze, una drastica riduzione del personale in Ematologia con riduzione del 50% delle attività e 9 unità in meno in Neurologia, tanto per fare degli esempi. Non osiamo immaginare il dramma che potrebbe consumarsi durante le feste natalizie e con il Capodanno RAI già in programma a Potenza.
E’ bene ribadire che la sorte dei 70 precari è solo una parte del problema; la vera emergenza è l’impossibilità di assicurare i livelli minimi di assistenza con il rischio concreto di interruzione di pubblico servizio, anche perché è bloccato persino il lavoro straordinario.
Manca la consapevolezza che i pensionamenti e quota 100 hanno falcidiato l’organico e i nuovi ingressi non riescono a coprire le scoperture, a ciò si aggiungono i tempi tecnici necessari per la presa in servizio di tutte le 58 unità provenienti dalla mobilità, che necessitano di alcuni mesi.
I lavoratori precari sono perciò indispensabili non solo nei prossimi mesi, ma per sempre se vogliamo raggiungere l’obiettivo di compensare le uscite degli ultimi dieci anni, che sono pari a circa la metà dell’organico. Vi sono vincoli di natura giuridica e finanziaria, ma su questo occorre un’azione comune incisiva ed efficace a livello regionale e a livello nazionale.
La proposta dell’Assessore di introdurre al San Carlo i contratti di solidarietà sa più di provocazione poiché non sfugge a nessuno che questo è un istituto che non si applica alla P.A. e che non risolverebbe il problema dei turni e di garantire i servizi. Perciò la proposta che unitariamente è stata avanzata di trascinare al 2020 il pagamento delle spettanze di dicembre del personale precario ci sembra la sola percorribile attraverso un accordo sindacale in deroga e con la garanzia delle istituzioni interessate. La ragione è che non si può violare una legge che impone l’impossibilità di interrompere un pubblico servizio.
A livello nazionale c’è poi la richiesta condivisa di estendere la vigenza della Legge Madia a tutto l’anno 2020, spostando i termini della stabilizzazione dal 31/12/2017 al 31/12/2019.
Uil Fpl pertanto, d’intesa con le altre OO.SS., chiede al Presidente Bardi e all’Assessore Leone di individuare gli strumenti operativi affinchè la Direzione del San Carlo ritiri i licenziamenti consentendo nei primi mesi del 2020 una proroga dei contratti in attesa della stabilizzazione e al S.E. il Prefetto reitera la richiesta di convocare con urgenza le Parti perché la situazione sta diventando insostenibile.