Ad inizio lavori della terza Commissione consiliare (Attività produttive – Territorio – Ambiente) convocata da Piergiorgio Quarto, l’audizione del dirigente dell’Ufficio fitosanitario del dipartimento regionale “Politiche agricole e forestali”, Ermanno Pennacchio, intervenuto in merito alla patologia della Sharka sul pesco che ha colpito anche la nostra regione ormai da anni.
Il presidente Quarto ha sottolineato che l’audizione è scaturita dalle tante richieste giunte in merito dalle organizzazioni dei produttori e si è preferito avere un quadro chiaro preliminare della situazione, interpellando il responsabile dell’Ufficio regionale preposto. “L’ufficio fitosanitario della Regione – ha sottolineato – riveste un’importanza strategica per il monitoraggio delle questioni concernenti le patologie in agricoltura e per la prevenzione, ottemperando alla necessità di proteggere la produzione da pericoli vecchi e nuovi, ragionando sulle cause e, soprattutto, sui rimedi da adottare. In futuro – ha specificato – il ricorso a questo organismo sarà puntuale da parte della Commissione che ha, tra i suoi obiettivi, quello di promuovere il settore primario tornato ad essere trainante, insieme con il turismo, nell’economia lucana, anche in virtù del ricorso alla new economy. L’agricoltura, infatti, sta puntando tantissimo sulle filiere ed il compito dell’Ufficio fitosanitario è fondamentale nel combattere i problemi legati a queste patologie che vanno affrontate con un’azione prioritaria, preventiva, affinché il territorio utilizzi gli strumenti oggi accessibili dell’innovazione tecnologia, per avere un monitoraggio sempre più efficace ed immediato sulla biodiversità della Basilicata, anche in considerazione delle estese superfici agricole. Ascolteremo le organizzazioni dei produttori – ha concluso – per condividere insieme le scelte da adottare, anche al fine di non creare dissensi”.
“La Sharka – ha spiegato Ermanno Pennacchio – è una patologia che colpisce alcune tipologie di alberi da frutto, in particolare gli albicoccheti, e comporta l’eradicamento delle piante. E’ determinata da un virus (Plom Pox Virus) presente in diversi Paesi del mondo (Usa, Australia, Canada, Cile India, Sud Africa) ed i primi rilevamenti, in Italia, risalgono al 1973 in Alto Adige ed al 1982 in Emilia Romagna. In Basilicata – ha riferito – è stato individuato nel 1987, su piante di albicocco, nel Metapontino. Nel 2008 il virus è stato rilevato su 18 ettari di terreno e, nel 2010, la superficie interessata è passata a 21 ettari con l’estirpazione di 12.000 piante. Allo stato attuale può considerarsi stabilmente insediato nella nostra regione, come in molte altre a carattere frutticolo. Esiste un decreto ministeriale di lotta obbligatoria perché si è in presenza di un organismo nocivo importato e da trattare con la quarantena. Attacca – ha specificato Pennacchio – foglie, fiori e sui frutti diviene più evidente. La maculatura anulare provoca la decolorazione della buccia che ne deprezza notevolmente il valore commerciale. In alcuni casi si può avere la cascola dei frutticidi”.
“Dopo la segnalazione dell’agricoltore – ha esplicitato Pennacchio – verifichiamo in campo la sintomatologia, la campioniamo nel laboratorio di riferimento che è l’Agrobios e constatiamo se c’è la presenza del virus. In base al piano di lotta adottato negli anni scorsi, l’agricoltore aveva la possibilità di presentare richiesta di rimborso entro il 30 settembre di ogni anno, in base al numero di piante ed all’età delle stesse. La Regione Basilicata ha adottato, nel 2009, misure di contrasto che hanno condotto al rimborso economico di 185 aziende agricole con una spesa complessiva di 1 milione 200mila euro. Il problema grave è che l’importazione di questi organismi nocivi non trova antagonisti naturali, né si conoscono, allo stato, pesticidi o altri rimedi a carattere sanitario e l’unica soluzione è l’estirpazione della pianta. In Basilicata – ha sottolineato Pennacchio – si è partiti per tempo con il monitoraggio e l’individuazione delle piante attaccate dal virus, tanto che la vaiolatura anulare, altro termine per indicare la Sharka, è stato frutto di intese e azioni congiunte tra amministrazione pubblica ed operatori agricoli privati con la stesura nel 2009 di un programma triennale con una dotazione di 2 milioni e 500mila euro comprensivi degli abbattimenti Concessi gli aiuti di Stato con interventi a favore degli imprenditori e interventi finalizzati alla indicazione delle varietà desistenti, molto sensibili al virus. Progetto, purtroppo, redatto, ma mai approvato con il tentativo, nel 2011, di riprenderlo. Alla luce di questo dal in un settennio, fino al 2017, sono stati abbattuti circa 175.000 alberi. Abbiamo rilevato – ha concluso il dirigente dell’Ufficio fitosanitario – che con il diminuire dei fondi a disposizione sono parallelamente diminuite le richieste di risarcimento e di sostegno”.
Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Aliandro, Braia, Sileo e Giorgetti. Proposto un protocollo operativo con precise modalità di intervento, anche sulla base di quanto fatto altrove, con una esatta campionatura delle piante e l’indispensabile, oltre che improcrastinabile, stanziamento finanziario.
Ha fatto seguito la presa d’atto della “Rettifica per errore materiale dell’allegato 1 della delibera di Giunta – Rendiconto generale della Regione Basilicata esercizio 2017. Adozione del Piano degli Indicatori e dei risultati attesi di Bilancio”.
La terza Commissione ha preso in esame, successivamente, il provvedimento dell’esecutivo regionale concernente la “Legge n. 179 del 1992 – articolo 5 – Fondo di rotazione con acquisizione ed urbanizzazione aree da destinare all’edilizia residenziale pubblica – Programma risorse anno 2018 e 2019 – Finanziamento Comune di Forenza”. Parere favorevole all’unanimità dei consiglieri presenti: Quarto, Bellettieri, Baldassarre, Giorgetti, Aliandro, Polese, Braia.
La Commissione, infine, ha espresso parere favorevole, a maggioranza, con l’astensione di Braia, Sileo e Giorgetti, sulla delibera di Giunta regionale n. 734 del 23 ottobre 2019 “Approvazione Piano riparto anno 2018 e 2019 TPL Impianti meccanizzati – Comuni di Potenza e Marsico Nuovo”, riguardante le scale mobili dei Comuni di Potenza e Marsico Nuovo. La Commissione ha accolto un emendamento proposto dal consigliere Aliandro e sottoscritto da Polese che ha, anche, fatto rilevare la necessità di un aumento del finanziamento visti i costi di gestione. Con l’emendamento è stato incrementata da 7300 euro circa a 24.000 euro la quota destinata al Comune di Marsico Nuovo, lasciando invariata la spesa complessiva di 1 milione 400mila euro.
Sul punto sono intervenuti i consiglieri Aliandro, Polese, Braia, Sileo e Bellettieri.
Presenti ai lavori, oltre al presidente Quarto (Basilicata positiva), i consiglieri Aliandro e Sileo (Lega), Baldassarre (Idea), Bellettieri (Forza Italia), Braia e Polese (Italia Viva), Giorgetti (Movimento 5 stelle).
Nov 27