Positivo che le filiere passino dalle 13 esistenti a 18. Ora incrementare anche tutte le graduatorie per evitare disimpegno al 31 dicembre prossimo. Occorre finanziare, inoltre, i progetti di filiera che hanno progettato per budget più ampi rispetto a quanto stanziato.
“Per scongiurare il potenziale disimpegno di circa 40 milioni di euro del Psr Basilicata 2014-2020 e arrivare ad azzerarlo, si devono firmare i decreti e incrementare le risorse per rafforzare tutte le graduatorie possibili, non solo alcune. Finalmente qualcuno dei suggerimenti da noi continuamente dati viene preso in considerazione: prendiamo atto della notizia che oltre le 13 filiere già finanziate, si incrementano oggi i fondi per altre cinque (sottomisure 16.0/4.1/4.2, per ortofrutta, zootecnia da latte e filiere minori).”
Lo dichiara il Consigliere Luca Braia (Avanti Basilicata/Italia Viva)
“Sostenere l’aggregazione significa sposare una parte fondamentale delle politiche messe in campo in questi anni. Allora, con il tanto declamato cambiamento rispetto al passato, nel passare dalle parole ai fatti, la politica degli slogan lascia il posto alla realtà dei fatti e scopre che é corretto finanziare le filiere, come i progetti di trasformazione della misura 4.2 e che utile sarebbe proseguire anche con lo scorrimento dei giovani agricoltori da far insediare.
Ora, però, non si mortifichino le altre filiere che hanno proposto progetti più ampi di quelli previsti, dimostrando quindi una capacità di aggregazione. Soprattutto nel settore cerealicolo per il quale, da bando, si erano previste tre filiere da finanziare ma sono state presentate solo due domande di finanziamento rendendo disponibili oltre quattro milioni di euro utilizzati per finanziare le nuove cinque filiere, come annuncia l’Assessore Fanelli.
Occorre recuperare qualche altro milione di euro per finanziare tutti i progetti del comparto cerealicolo e dell’ortofrutta che, in linea alle indicazioni contenute nel bando, hanno presentato, progetti più complessi rispetto al budget destinato. Finanziare l’intero importo significa recuperare circa 4 milioni di euro a favore di decine di imprese che, altrimenti, rimarrebbero escluse dalla filiera stessa.
Lo chiediamo da mesi, anche con interrogazioni e mozioni: lo scorrimento immediato, prima che sia troppo tardi dal momento che anche novembre sta terminando, di tutte le graduatorie può dare un contributo importante all’avanzamento della spesa e creare ulteriore sviluppo economico per il comparto.
Ricordiamo ancora una volta che le filiere misura 16.0 avevano le graduatorie provvisorie pronte da aprile e che occorre scorrere la 4.1 ordinaria e quella destinata ai giovani Misura 6.1 oltre che l’integrato. Le cinque filiere che si aggiungono sono solo un primo passo in avanti in questa direzione, occorre proseguire anche con altre azioni e il tempo a disposizione, sovraccaricando anche gli uffici dipartimentali in questi ultimi 30 giorni dell’anno, veramente stringe.”