L’alleanza educativa regionale: una priorità politica per rispondere ad una emergenza sociale. La proposta è emersa nel convegno che si è tenuto a Potenza martedì 26 novembre nell’aula magna dell’Università, promosso dal Consorzio “La Città Essenziale”insieme all’ACI Sociale della Basilicata (espressione delle tre centrali cooperative) e alla FISM regionale (Federazione delle scuole materne). L’occasione è stata offerta dalla valutazione dell’esperienza comune fatta col progetto “Bambini 6.0 – Sei sensi. Zero confini” cofinanziato dall’Impresa Sociale “Con i Bambini”.
La povertà educativa che affligge il Mezzogiorno e la Basilicata e che si traduce poi, da adulti, in una scarsa capacità di reggere alla competizione che impone la società della globalizzazione rende particolarmente urgente la necessità di promuovere una politica a favore della Prima Infanzia. “Non si tratta solo di varare tradizionali programmi di welfare in una logica assistenziale – ha detto Giuseppe Bruno, presidente de “La Città Essenziale”- ma di elaborare progetti pensati come opportunità educative come sollecitano studi sempre più frequenti che legano l’educazione nella prima infanzia al progetto di vita e alla responsabilità che si esprime nell’età adulta”.
L’Alleanza Educativa, idea generata dal progetto Bambini 6.0, tende a realizzare una comunità educante multisettoriale, dove enti pubblici, associazionismo, cooperazione, scuola e altre agenzie educative dialogano in maniera complementare, immaginando modelli di gestione innovativi dei servizi alla prima infanzia basati sulla solidarietà pubblica e la sussidiarietà del privato sociale, solo in funzione del bambino che costituisce il bene più prezioso di una società
“E’ improcrastinabile – afferma ancora Giuseppe Bruno -garantire sostenibilità e linfa a realtà che offrono alle famiglie, anche con grandi sacrifici, servizi fondamentali che altrimenti non si avrebbero, soprattutto nei piccoli comuni delle aree interne. I servizi per l’infanzia, infatti, sono di primaria importanza per contribuire alla conciliazione famiglia/lavoro, favorire una ripresa degli indici di natalità, offrire opportunità di permanenza nella terra d’origine, sostenere il contrasto alla povertà educativa, che è forse più insidiosa e diffusa della povertà assoluta. Sono temi di scottante attualità che riguardano gli equilibri sociali ed economici del nostro territorio e che, per questa ragione, necessitano di un approccio operativo strutturato ed efficace, pena una frammentazione inutile se non addirittura dannosa”.
E’emersa poi dal convegno la necessità di garantire la stabilizzazione delle sezioni primavera, attraverso lo stanziamento di somme in Bilancio triennali e l’espletamento del relativo bando prima dell’inizio del relativo anno didattico.
“Occorrono maggiori risorse da investire – ha detto Edmondo Soave, presidente FISM Basilicata – per la scuola dell’infanzia, se si crede in una politica per l’infanzia.Le scuole materne paritarie, che sono scuole di comunità, hanno subito un taglio di 140 mila euro e sono ancora in attesa di veder riconosciuta una parità almeno nel sostegno ai bambini disabili, a dispetto di un preciso articolo della costituzione (il 118) che impegna Stato, Regioni e Comuni a favorire e sostenere l’autonoma iniziativa di cittadini singoli ed associati impegnati in attività di interesse generale. “
Il convegno, infine, ha rimarcato la necessità di un “agire sinergico” per lacreazione della Alleanza Educativa Regionale, di una “comunità educante” che coinvolga gli enti pubblici, la Regione Basilicata, le amministrazioni locali, il privato sociale, l’associazionismo locale, le famiglie, la scuola, le Caritas.
Nov 28