Una grande ballerina scopre la città dei Sassi. A Matera arriva Simona Bucci, pronta ad offrire la sua performance nell’evento spettacolo “Nik” – lecture demonstration su Alwin Nikolais e a dispensare consigli nel corso del seminario di tecnica Nikolais “Il pensiero del gesto”. L’iniziativa è stata presentata nella sala giunta del Comune dalla presidente dell’associazione sportiva La Fenice Palma Domenichiello, sostenuta in questa iniziativa dalla responsabile del progetto artistico Ida Riccardo, dalle collaboratrici Anna Onorati e Annarosa Matera. A fare gli onori di casa il sindaco di Matera Salvatore Adduce, l’assessore al bilancio Rocco Rivelli mentre la Provincia è stata rappresentata dall’assessore Antonio Montemurro e la Camera di Commercio dal componente di giunta Alfredo Ricci. Riflettori puntati ovviamente sulla “star” Simona Bucci, che cura la direzione artistica della Compagnia Simona Bucci è portavoce internazionale del processo pedagogico della tecnica Nikolais-Louis, danzatrice solista della Alwin Nikolais Dance Company di New York e unica responsabile pedagogica italiana per la Nikolais-Louis Fondation for Dance of New York.
Simona Bucci che all’età di 55 anni ha chiesto scusa per non aver visitato già in precedenza una città così bella come Matera ha dichiarato il suo amore nei confronti della città dei Sassi.
“Matera – ha dichiarato Simona Bucci – è una città che esprime tutta la sua bellezza dal punto di vista storico-artistico e ambientale e i cittadini hanno la fortuna di poter contare su un’eredità pazzesca che impegna tutti a mantenere alto il livello di bellezza. Poi Bucci ha illustrato i particolari sul seminario di tecnica Nikolais “Il pensiero del gesto” previsto sabato 18 e domenica 19 febbraio 2012: si tratta un workshop formativo in attività motorie-espressive, con evento spettacolo finale ed esibizione dei danzatori partecipanti.
Le lezioni, ospitate presso la sede dell’Associazione La Fenice, in Via Lucana 231, si articoleranno nella prima fase sul corpo, cercando di sviluppare una consapevolezza dei parametri organici del movimento, liberandolo da tensioni non necessarie che spesso interferiscono con l’intento creativo, rendendo il corpo strumento duttile e disponibile alle necessità del danzatore. La seconda parte indagherà le possibilità estetiche del movimento e le leggi fisiche con cui è in costante dialogo.
Seguirà la parte laboratoriale di teoria, improvvisazione e composizione come ricerca di un’espressione consapevole e originale che rispecchi il proprio intento creativo.
Domenica 19 febbraio 2012 alle ore 20 nella sala Pasolini in via Sallustio a Matera, presso il Centro Commerciale “Il Circo” l’Associazione La Fenice promuove l’evento-spettacolo unico nel suo genere “Nik”- Lecture demonstration su Alwin Nikolais. Obiettivo è quello di promuovere il valore della danza come arte di comunicare con il movimento.
L’idea progettuale – dichiara Palma Domenichiello, direttrice artistica del centro La Fenice – si articola su due piani che procedono insieme. Il primo è quello della formazione e della divulgazione di danza e teatro nella loro connotazione contemporanea, attraverso seminari, laboratori tecnico-pratici, workshop formativi. Il secondo è quello della produzione di performances artistiche concepite per la specificità dei luoghi in cui verranno rappresentate e legate alla storia che quei luoghi narrano. Teatro e danza diventano veicoli per la conoscenza del patrimonio storico-culturale del territorio, rendendone più consapevole la fruizione . Inoltre, – continua Domenichiello -, il progetto rappresenta il primo passo di un’idea di più ampio respiro che si pone come obiettivo generale di promuovere la conoscenza e la fruizione dei luoghi della cultura di Matera, favorendo scambi culturali, collaborazioni artistiche e momenti di riflessione e formazione attraverso la creazione di una rete tra i soggetti attuatori”.
“Il progetto dedicato a NiK – afferma Simona Bucci – nasce da un profondo sentimento di gratitudine e ammirazione verso uno dei grandi maestri della danza del ‘900. Sono molto orgogliosa di averlo portato a Matera, città candidata a capitale europea della cultura.
Anche la danza, come processo artistico consapevole, unico e originale, non codificato e predefinito in schemi e stili, può aiutare a definire un percorso di qualità verso la candidatura, contribuendo alla produzione di eventi di danza e spettacolo che – conclude Bucci -, con tecniche e linguaggi contemporanei, utili tanto ai danzatori, quanto agli spettatori, aiutano meglio a comprendere il potere del corpo e delle arti performative”.
Biografia Alwin Nikolais
Innovatore, teorico, visionario, artista dagli innumerevoli talenti, grande osservatore dotato di un incredibile sensibilità, creatore di coreografie ancora oggi sorprendenti e originali, è stato Maestro generoso e ideatore di un nuova visione, definizione e pedagogia dell’arte della danza. La sua pratica di insegnamento porta alla presa di coscienza delle possibilità del singolo e della capacità che il corpo ha di trasformarsi in altro da sé grazie alla connotazione metaforica propria dell’arte.
Nikolais è uno dei caposcuola della danza moderna americana, che trova però le sue origini artistiche nella danza tedesca di Rudolf Laban e Mary Wigman, attraverso la figura di Hanya Holm assistente della Wigman trapiantata a New York sin dagli anni ’30.
Biografia Simona Bucci
Simona Bucci, già danzatrice solista della Alwin Nikolais Dance Company, assistente di Carolyn Carlson e docente e coordinatrice dell’Accademia Isola Danza La Biennale di Venezia. Direttore artistico della Compagnia Simona Bucci, vincitrice del Premio Danza&Danza 2005.
Al presente è l’unica ad avere la certificazione dalla Nikolais-Louis Fondation for Dance of New York per formare insegnanti di tecnica Nikolais-Louis.
L’Associazione La Fenice
Diretta da Palma Domenichiello, inizia la sua attività nel 1996 dedicandosi prevalentemente alla ginnastica ritmica. Nel corso degli anni, l’Associazione allarga la propria ricerca sul movimento dedicandosi alla danza creativa, attraverso la metodologia del maestro Rudolf Laban, sviluppando così i propri interessi nel lavoro di fusione della ginnastica con gli aspetti espressivo – coreutici propri della danza, di alto valore pedagogico, psicologico, educativo e artistico. Molteplici sono gli spettacoli, i saggi e le performances organizzate. Successivamente, grazie all’apporto di nuove professionalità, gli educatori coinvolti orientano il loro studio anche verso la sperimentazione del Teatrodanza.
La Fenice si pone l’obiettivo di operare in ambito sportivo-culturale avvalendosi di esperti in Scienze Motorie, Archeologia, Giurisprudenza, Lingue Straniere con esperienza nel campo della ginnastica ritmica, del teatro e della danza classica e contemporanea, a tal fine si propone di promuovere la conoscenza delle arti performative, legandola alla valorizzazione del territorio.
Alla presidente dell’associazione La Fenice, Palma Domenichiello, è toccato il compito di presentare in conferenza stampa il doppio appuntamento previsto nel fine settimana nella città dei Sassi: “Matera, per la prima volta vivrà l’esperienza della danza moderna del grande Maestro Nikolais, innovatore geniale e artista dagli innumerevoli talenti, ideatore di una nuova definizione della danza basata sul principio di Motion che mette il corpo in relazione ai concetti astratti di spazio, tempo e forma.
La tecnica Nikolais la si può definire come l’insieme dei mezzi usati per giungere al fine desiderato, separandone il significato dall’apprendimento dei passi.
Nelle lezioni è fondamentale, per un insegnante, fornire gli strumenti attraverso i quali acquistare la consapevolezza fisico-psicologica della natura della motion.
La motion è ciò che qualifica la natura del movimento. (Es elefante)
Per Nikolais il corpo non ha un centro fisso , come per la danza classica, Nikolais sfida la rigidità e propone la teoria della decentralizzazione, basata sull’idea di creare un centro fluido, itinerante da un punto all’altro del centro del corpo. L’attenzione quindi si posta dai passi all’analisi dei principi del movimento, il danzatore sviluppa così il proprio mondo espressivo ponendo le sue attenzioni all’origine del gesto.
L’interprete – creatore ( il danzatore) è equipaggiato di una metodologia analitica valida per ogni incursione nell’arte della danza.
Un altro fattore fondamentale della tecnica Nikolais, a mio parere è la completa accessibilità, tutti, anche chi vive dei disagi o degli svantaggi, non può non vivere il piacere della danza.
Tutti i movimenti, purchè rispettino i principi di energia e spazialità, sono accettati e possono essere piacevoli perché sono propri del creatore-esecutore.
Il teatro astratto di Nikolais e ricco di risvolti metaforici, ed invita a superare l’individualità del singolo per mettersi in rapporto con l’universale.
Danza – Arte del movimento (motion)
Musica – Arte del suono
Pittura – Arte gestuale del colore
Scultura – Arte dello spazio tridimenzionale.
Concludo con una citazione del maestro Nikolais: “il potere della metafora è una delle nostre doti più funzionali”.
Ritengo questa visione di Nikolais contemporanea, il concetto di fluidità e sinergia tra le arti, veicolo primario per la fruizione delle arti è il primo obiettivo di questo progetto. Questo è il primo passo di un programma più ampio che permetterà di vivere la danza in contenitori non convenzionali, in tutti i luoghi d’arte della città e della regione. Questi concetti si inseriscono perfettamente per la candidatura di Matera città europea della cultura. La performance, che vedrà coinvolti i danzatori che parteciperanno al seminario, farà da collante ai video inediti del Maesto Nikolais e alle parole della coreografa Simona Bucci.
Lo spettacolo-convegno non si ridurrà quindi ad un’esibizione di danza contemporanea, ma le coreografie rivivranno attraverso i video, le parole di Simona Bucci e i corpi dei danzatori materani.
Vorrei ringraziare L’Amministrazione Comunale che con entusiasmo e fiducia ha accolto la proposta, il sostegno è stato fondamentale per lanciare il progetto generale e per realizzazione il primo evento .
La Responsabile del progetto Ida Riccardo ha illustrato le motivazioni che hanno determinato la promozione di questo evento unico nel suo genere.
L’iniziativa è nata a seguito della richiesta e dell’interesse crescente nei giovani cittadini, e manifestate con la domanda di servizi nel campo dell’educazione al movimento. Essa non deve essere rivolta necessariamente alla rieducazione, ma, attraverso momenti ludici e di ricerca, può essere indirizzata alla costruzione di politiche di coesione sociale. La cospicua presenza di cittadini di altra nazionalità induce a cercare percorsi che favoriscano gli incontri e creino condizioni favorevoli alla coesione sociale.
La comunicazione attraverso il “fare” induce e produce incontri profondi attraverso la condivisione delle emozioni, e invoglia all’abbraccio attraverso l’esperienza.
Inoltre, i beni culturali possono costituire una notevole opportunità competitiva per il nostro territorio, a condizione però che si definisca e si attui una compiuta strategia di valorizzazione di tale immenso patrimonio culturale, costituito non solo dai beni diffusi, ma dai saperi, dai talenti, dalle conoscenze e dalle esperienze, che vanno tutte messe a sistema. Per evitare che il discorso del “bene culturale come risorsa” rimanga pura retorica, è necessario cominciare a ragionare dal metter insieme tutti gli attori istituzionali, del mondo profit e no profit, della filiera di competenze istituzionali e non. Occorre che siano condivisi modelli, obiettivi e strumenti, per evitare il rischio di una disarticolazione delle politiche per la valorizzazione dei beni culturali, con la Regione che persegue o non persegue un proprio modello ed enti locali che si candidano a diventare una città modello per l’Europa.
Noi e la nostra associazione, con queste iniziative, intendiamo contribuire alla promozione di politiche integrate di sviluppo del territorio cercando fondi adeguati per la sua conservazione e promozione e risorse potenzialmente disponibili, come ad esempio i fondi strutturali, che devono essere adeguatamente impiegati per il raggiungimento di obiettivi di sistema.
Nell’Italia del federalismo un “progetto” siffatto sui beni culturali non può certo nascere per decreto. E’ una questione di governance. Attraverso forme di coordinamento e concertazione occorre trovare gli assetti per un costruttivo dialogo tra tutti gli stakeholder, il centro e il territorio.
La nostra iniziativa ripropone l’interrogativo sul futuro delle strutture di salvaguardia del patrimonio culturale del nostro territorio, in particolare sul recupero dei nessi vitali tra conoscenza, conservazione, tutela, valorizzazione, fruizione dei beni culturali nel loro complesso, costruendo percorsi attivi di politiche culturali capaci di mettere insieme passioni, saperi e conoscenze in ambito interdisciplinare e di muovere all’unisono le forze creative di questa regione. Questo, nel tentativo di costruire percorsi virtuosi, che tengano insieme progetti diversi miranti alla costruzione del bene comune.
Si tenterà di lanciare la proposta, attraverso il percorso, di una struttura autonoma, agile, efficiente, che sia in grado di coniugare le attività di ricerca con quelle di salvaguardia e valorizzazione del territorio.
Ci auguriamo che questo crei l’occasioni d’incontro con alcuni degli interlocutori chiave, con i quali sia possibile avviare un primo confronto sulla governance dei beni e delle attività culturali in senso ampio e completo, da cui far scaturire, in seguito, un modello – anche sfaccettato, ma definito nel suo impianto – per la valorizzazione dei beni culturali in senso ampio e onnicomprensivo, così da evitare una dispersione di risorse, che il Paese non può più permettersi.
Riportiamo di seguito anche il messaggio invaito dal referente regionale Santa Caterina da Siena, Brunella Guida.
Qual è il valore aggiunto nel fare “rete”.
Cogliere l’insieme è il valore che ho dato all’iniziativa quale esempio d’integrazione tra modelli utili a sollecitare apprendimenti con la finalità di stimolare il territorio su come sia possibile, anzi indispensabile, integrare scopi e finalità apparentemente diversi ma riconducibili all’unico obiettivo, il filo invisibile che lega i partners, il bene comune . La cultura, l’arte e il sociale che si intrecciano in un processo armonico, si divulgano insieme nelle rispettive identità ma allo stesso tempo costituendone una unica al fine di creare uno spazio allargato e divulgativo delle stesse in quanto per ognuna l’essere è al centro di ogni cosa.
IL PENSIERO DEL GESTO. SEMINARIO DI TECNICA NIKOLAIS
Alwin Nikolais, uno dei caposcuola della danza moderna americana, che trova però, le sue origini artistiche nella danza tedesca di Rudolf Laban e Mary Wigman attraverso la figura di Hanya Holm assistente della Wigman trapiantata a New York sin dagli anni ’30.
Innovatore del concetto di danza, Nikolais vede nell’analisi del movimento i fondamenti della sua ricerca per lo sviluppo di un linguaggio consapevole, unico e originale, non codificato e predefinito in schemi e stili.
Le lezioni si articoleranno attraverso una prima parte di lavoro sul corpo come strumento primario di questa arte, cercando di sviluppare una consapevolezza dei parametri organici del movimento liberandolo da tensioni non necessarie che spesso interferiscono con l’intento creativo, rendendo il corpo strumento duttile e disponibile alle necessità del danzatore.
Una seconda parte che indagherà le possibilità estetiche del movimento e le leggi fisiche con cui è in costante dialogo.
Seguirà poi una parte laboratoriale di teoria, improvvisazione e composizione come ricerca di un’espressione consapevole e originale che rispecchi il proprio intento creativo.
Nik: lecture demonstration su Alwin Nikolais per poter comprendere appieno l’espressione contemporanea della danza di Nikolais.
L’evento si articolerà attraverso interventi di danza, parole e proiezioni di video inediti e vedrà l’intervento dei danzatori partecipanti al laboratorio. Questi saranno tenuti dalla coreografa Simona Bucci e saranno aperti a tutti coloro che si prenoteranno: ragazzi, genitori, amatori, esperti, insegnanti.
Il seminario pratico di preparazione allo spettacolo, aperto solo ai danzatori selezionati, di due giorni di 4/5 ore cadauno, potrà essere tento presso la sede, concordata con la coreografa, che ospiterà l’evento.
Al progetto ha aderito anche la Fondazione Zétema, che ha inviato una nota in cui viene sottolineata la missione dei musei tra conservazione, valorizzazione e fruizione: un nuovo modello comunicativo.
La Fondazione Zétema ha ritenuto di condividere le ragioni di un progetto che punta ad arricchire la qualità educativa e comunicativa delle aree museali lucane.
I messaggi culturali espressi dalla produzione contemporanea della danza e del teatro troveranno momenti di ispirazione dalle collezioni esposte, realizzando un positivo interscambio di valori.
Le programmate performances mirano a costruire inediti percorsi comunicativi, capaci di accrescere il livello di valorizzazione e di fruizione dei prescelti luoghi della cultura. Si tratta di ampliare la missione dei musei, senza comprometterne i valori fondamentali, cercando di rispondere alle richieste di un pubblico sempre più diversificato e dunque alla ricerca di esperienze altrettanto differenti.
I visitatori di un museo, infatti, possono oscillare tra desideri diversi: di socializzazione, di apprendimento, di incantamento, di celebrazione di eventi, di ricreazione. I musei, allora, devono cercare di offrire una molteplicità di esperienze e di garantire visite in grado di lasciare una piacevole partecipazione di arricchimento e di soddisfazione. Certamente non possiamo condividere l’aforisma secondo cui “l’eterno per sedurre dovrà indossare la maschera dell’effimero”, ma occorrerà vivificare le testimonianze esposte negli spazi museali con segni, messaggi, suoni, parole in grado di diventare rinvigorita linfa culturale, capace di esaltare sia la nuova produzione artistica sia la testimoniata qualità del retaggio storico.
Questo scambio tra passato e presente diviene significativo catalizzatore per una maggiore partecipazione corale dei visitatori e riconosciuto fermento di coesione sociale.
avv. Raffaello de Ruggieri – Presidente della Fondazione Zétema di Matera
BIOGRAFIA COMPLETA DI SIMONA BUCCI
Nata a Bergamo si trasferisce a Firenze dove frequenta la Facoltà di Architettura presso l’Università degli Studi di Firenze, negli stessi anni comincia i suoi studi di danza.
Nel 1981 si trasferisce a New York dove studia con Alwin Nikolais, Murray Louis, Hanya Holm, Claudia Gitelman e presso il Merce Cunningham Studio.
Nel 1982, sempre a New York, entra a far parte della Claudia Gitelman Dance Company ed in seguito danza con Sebastian Prantl per un progetto del Withney Museum.
Nel 1983 rientra in Italia e fonda a Firenze la Compagnia di Danza Contemporanea Imago ed in seguito il Centro di Danza Contemporanea Imago Lab.
Importanti per la sua formazione sono gli incontri con i maestri Larrio Ekson e Richard Haisma.
Oltre a danzare e coreografare per la propria compagnia, collabora con altre formazioni. Sue coreografie vengono presentate in importanti festival di danza come “L’Estate Fiesolana” (con produzioni nel 1988, ’89, ’90), “Vignale Danza”(dove le viene assegnato un premio al merito) “Milano chiama Italia”, “Festival di Niòn “(Svizzera), partecipa a trasmissioni RAI come “Festa” spettacolo in Eurovisione
da Napoli con la direzione di Vittoria Ottolenghi.
Nel febbraio 1991 presenta una sua coreografia al Marymounth Theatre di New
York.
Nel maggio del 1991 Alwin Nikolais la nomina sua assistente e collabora con questo incarico al corso di perfezionamento tenuto dal Maestro Nikolais per il Centro Regionale della Danza di Reggio Emilia.
Nel giugno del 1991 entra a far parte, come solista, della Alwin Nikolais Dance Company di New York, danzando in alcuni dei più importanti teatri del mondo, dall’Operà di Parigi, Teatro Olimpico di Roma, Teatre de la Ville di Parigi, Anfiteatro Romano di Verona, a Seul in Corea, Kuopio in Finlandia…
Nel 1992 oltre che a danzare con Nikolais coreografa per la sua compagnia Au contraire con cui debutta a New York.
Nel 1995 lascia la compagnia di Nikolais e viene invitata ad insegnare a Rotterdam in un progetto patrocinato dalla Comunità Europea.
Rientrata a Firenze tiene un corso biennale di pedagogia Nikolais per la formazione d’insegnanti di Tecnica Nikolais, al presente unico corso riconosciuto e certificato dalla Nikolais-Louis Foundation for Dance di New York.
Nel 2000 diventa assistente di Carolyn Carlson, coordinatrice e docente dell’Accademia Isola Danza, La Biennale di Venezia, ruolo che ricopre per tre anni.
COMPAGNIA SIMONA BUCCI
Nel maggio del 2002 debutta a Venezia con un suo lavoro dal titolo Di ombre cerchiati gli
occhi con musiche originali di Paki Zennaro commissionato e prodotto dalla Biennale di
Venezia e dalla Fondazione Regionale per lo Spettacolo del Friuli Venezia Giulia.
Nel novembre del 2003 debutta a Chiasso, Svizzera, con il duetto Indissolubile eco ispirato
ad un’opera di Francisco Goya.
Continua la sua collaborazione come assistente di Carolyn Carlson in Europa e negli Stati
Uniti.
Nel 2005 fonda la Compagnia che porta il suo nome e nell’aprile dello stesso anno vince il concorso “Coreografo d’Europa” dove presenta un estratto da I Rimasti coreografia che debutterà in prima nazionale nel Novembre 2005 al Teatro Annibal Caro di Civitanova Marche. Nello stesso anno la coreografia I Rimasti vince il premio Danza&Danza come migliore produzione italiana di danza contemporanea.
Nel dicembre 2006 coreografa Cenere per la compagnia di Carolyn Carlson presso il CCN – Centre Chorégraphique National di Roubaix.
Nel 2007 la Biennale di Venezia le commissiona Arresi alla notte, coreografia presentata al 5. Festival Internazionale di Danza Contemporanea e coprodotto dal Festival Oriente Occidente.
Nel novembre 2008, presenta il suo primo lavoro dedicato a un pubblico giovane (dai 5 agli 8 anni), dal titolo Giorgio e il drago, liberamente ispirato alla legenda di San Giorgio e il drago, coprodotto da La Corte Ospitale di Rubiera e dalla Fondazione I Teatri di Reggio Emilia.
Del 2009 è Indissolubile eco, lavoro iniziato ad affrontare in forma di studio nel 2003, un duetto liberamente ispirato a un’opera di Francisco Goya, “Disparate matrimonial”.
Nello stesso anno collabora come coreografa nella produzione dell’opera contemporanea Patto di sangue del M° Matteo D’Amico, con la regia di Daniele Abbado, nell’ambito del Maggio Musicale Fiorentino 2009, presentato al Teatro Goldoni di Firenze il 22 e 24 maggio. Simona Bucci ha curato inoltre le coreografie per: Cyrano De Bergerac, regia di Daniele Abbado, per il Teatro Argentina di Roma, e Sogno di una notte di mezza estate, regia di Daniele Abbado, presentato al Teatro Petruzzelli di Bari. Nel 2010 ha curato anche le coreografie dell’opera Rigoletto di Daniele Abbado con debutto al Teatro La Fenice di Venezia a settembre 2010.
Del 2010 è Boxville_ballata di cartone, una nuova produzione dedicata a un pubblico giovane, omaggio ad Alwin Nikolais per il centenario della sua nascita (1910-2010).
Nel marzo dello stesso anno inizia il “Nikolais-Louis Technique Teacher Certificate Program” (NLTTCP), corso biennale di pedagogia Nikolais per la formazione d’insegnanti di Tecnica Nikolais-Louis, riconosciuto e certificato dalla Nikolais-Louis Foundation for Dance di New York.
Biografia Associazione Sportiva La Fenice
L’A.S.D. La Fenice, diretta da Palma Domenichiello, inizia la sua attività nel 1996 dedicandosi prevalentemente alla ginnastica ritmica. Nel corso degli anni, l’Associazione allarga la propria ricerca sul movimento dedicandosi alla danza creativa, attraverso la metodologia del maestro Rudolf Laban, sviluppando così i propri interessi nel lavoro di fusione della ginnastica con gli aspetti espressivo – coreutici propri della danza, di alto valore pedagogico, psicologico, educativo e artistico. Molteplici sono gli spettacoli, i saggi e le performances organizzate. Successivamente, grazie all’apporto di nuove professionalità, gli educatori coinvolti orientano il loro studio anche verso la sperimentazione del Teatrodanza.
www.danzamovimento.it
Produzioni e Performance – “La Fenice”:
– 1997 “Acqua, aria, terra, fuoco”- Matera;
– 1998 “A ritmo nello spazio”- Matera;
– 1999 “Muoversi insieme da 0 a 100 anni”- Matera;
– 2000 “Tra musica e danza”- Matera;
– 2001 “L’Arte del movimento”- Matera;
– 2002 “Fate, streghe e incantesimi”- Matera; “Arti e…” – spettacolo di danza contemporanea – Teatro Duni – Matera;
– 2003 “Mediterraneo”- Matera;
– 2004 “La danza nella polis”- Matera; Performance all’interno del programma di Mediaset, condotto da Davide Mengacci, “La domenica del villaggio”- Rione Sassi – Matera; Performance all’interno di “La notte a colori”, in occasione della chiusura della mostra di scultura di Marcello Mascherini – Chiesa Rupestre Madonna delle Virtù – Matera; Partecipazione alla Rubrica TGR Basilicata Società (RAI 3 Regionale) “la danza in Basilicata”;
– 2005 “Opera cinetiche” – Matera;
– 2006 “C’era una volta… e una volta non C’era…”- Matera;
– 2007 “All’ombra del Baobab” – Matera; Performance all’interno del concerto della cantante Rosapaeda – Teatro Duni – Matera; Performance nello spettacolo “Fiori Malati” della Compagnia Aton Dino Verga Danza – Teatro Duni – Matera;
– 2008 Performance nel video-clip “La Frangetta dei Sassi” – Matera; “La Strada” – Matera; “Omaggio a Rotella”, coreografie realizzate per la Galleria ”Opera Arte e Arti” – Matera; In occasione della campagna nazionale “Paesaggi Sensibili” – Italia Nostra, Performance nella Cava di Tufo – Parco della Scultua “La Palomba” – Matera”;
– 2009 “Il Signore delle Farfalle” – Terrazza delle Monacelle – Matera;
– 2010 “Passi nell’Arte” – Terrazza delle Monacelle – Matera; Corto-teatrale – “Marecielo”- Teatro Sabile – Potenza; Evento promozionale presentato da Cristina Chiabatto e Roberto Ciufoli. Piazza Vittorio Veneto – Matera.
– 2011 “Cinemando” – Auditorium Gervasio – Matera; Freilach Ensemble – Musiche, racconti e danze della tradizione Ebraica – Matera Chiostro di S. Agostino – Craco Monastero di S. Pietro.
A.S.D. La Fenice info@danzamovimento.it 339.2037751
Palma Domenichiello palma@danzamovimento.it 339.2037751/ 0835.259458
Anna Rosa Matera materanna@tin.it 338. 9035415
Bruna Ruggieri brunar@hotmail.it 320.4625395
Anna Onorati annamoggi@yahoo.it 347.5567268
Ida Riccardo ida.riccardo@teletu.it 339.2183613
A.S.D. La Fenice – sede operativa via Lucana n.231 – Matera
www.danzamovimento.it
La fotogallery relativa alla conferenza stampa promossa presso il Comune di Matera (foto www.sassilive.it)