Una opera avveniristica già al tempo del suo concepimento negli anni 60′, ancora oggi modello di sicurezza statica e di alto valore estetico.
Così è stato definito il Ponte sul Basento di Potenza, meglio conosciuto con il nome del suo costruttore l’ingegnere romano Sergio Musmeci, protagonista di un convegno lunedì 2 dicembre presso il NOI Teckpark di Bolzano. Dal titolo “La ricerca della forma – Sergio Musmeci, il genio”, l’evento tecnico-culturale è stato promosso dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia Autonoma di Bolzano guidato da Giorgio Rossi.
Intervenuta una corposa delegazione proveniente dall’ordine professionale potentino: il presidente Ording Potenza, Giuseppe D’Onofrio, il vicesindaco del capoluogo lucano nonché ingegnere, Antonio Vigilante, e il membro del Consiglio Nazionale Ingegneri, Michele Lapenna. Inoltre, intervento tecnico dell’ingegnere Massimo Viggiani e sull’archiviazione dell’opera presso il MAXXI di Roma con il figlio dell’ingegnere, Paolo Musmeci.
“Il nostro Ordine – ha dichiarato il presidente D’Onofrio – prosegue nell’attività di divulgazione e di promozione del patrimonio ingegneristico della città dì Potenza. L’incontro, molto partecipato, ha visto il contributo della Professoressa Tullia Iori dell’Università di Tor Vergata, la quale ha inserito l’opera di Musmeci al fianco di quelle realizzate da Zorzi, Morandi e Nervi, tra i “quattro moschettieri dell’ingegneria”. Ci si auspica che l’ingegneria italiana ritorni ai fasti di quegli anni e che l’innovazione, la passione e la voglia di superarsi possa ispirare le nuove generazioni dì colleghi.”