La Regione Basilicata imprimerà una forte accelerazione ai processi di trasformazione digitale individuati dal Piano nazionale triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione. Sono diverse le azioni che saranno messe in campo e che riguarderanno la demateralizzazione, la digitalizzazione delle procedure e l’archiviazione in sicurezza dei dati. Il processo prenderà avvio presso il Dipartimento Ambiente.
E’ quanto è emerso nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato, l’assessore all’ambiente Gianni Rosa, il dirigente dell’ufficio Amministrazione Digitale Nicola Coluzzi e Lucio Marottoli, in rappresentanza della società Dedagroup che affiancherà la Regione nelle attività per 24 mesi.
“Vogliamo mettere in campo – ha detto l’assessore Rosa – processi di innovazione che consentano ai cittadini di evitare spostamenti e code presso gli uffici regionali per presentare una istanza e per seguirne l’iter. La vera innovazione e attenzione verso i lucani passa attraverso questi processi di modernizzazione della pubblica amministrazione. La tracciabilità dei documenti digitali – ha osservato Rosa – è garanzia di trasparenza e previene le illegalità”.
Il Piano di trasformazione digitale che la Regione Basilicata attuerà nei prossimi mesi a partire dal Dipartimento Ambiente, per una spesa di 1,6 milioni di euro, prevede il rilascio di una firma digitale, abbinata allo Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale), che è il sistema unico di accesso con identità digitale ai servizi online della pubblica amministrazione”.
“La firma digitale – ha spiegato il dirigente dell’ufficio Amministrazione Digitale Nicola Coluzzi – sarà rilasciata gratuitamente con app su dispositivo mobile insieme al domicilio digitale (Pec). Tali strumenti serviranno a mettere chiunque nelle condizioni di trasmettere protocollare, firmare istanze e documenti che daranno corso all’apertura di un fascicolo amministrativo digitale in linea con gli standard emanati nei giorni scorsi dall’Agenzia per l’Italia Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Agid)”.
Il fascicolo digitale prevede l’accesso ai dati pubblici da parte dell’avente diritto; la migrazione sulle piattaforme Open Data consentono il libero riutilizzo, monitoraggio delle fasi di istruttoria del procedimento amministrativo, fino al rilascio digitale del servizio, o autorizzazione, o certificazione richiesta. Tutti questi servizi saranno garantiti online, senza alcuna necessità di presentarsi allo sportello. Interi procedimenti, attualmente gestiti in maniera tradizionale attraverso fascicolo documentale cartaceo, saranno quindi completamente dematerializzati.
Per l’avvio delle attività presso il dipartimento Ambiente – è stato spiegato – saranno sfolti appositi cicli di formazione del personale addetto e sarà creata un’area organizzativa che lavorerà alla rimodulazione e alla digitalizzazione delle procedure.
La dematerializzare di documenti e procedure comporta inoltre la necessità di potenziare il Data Center regionale. Per tali attività – è stato annunciato – sono disponibili risorse pari a 11,2 milioni di euro.