L’organo del diciottesimo secolo ha risuonato questa sera nella chiesa di Sant’Agostino nel Sasso Barisano di Matera per il concerto dedicato alla musica della Scuola Napoletana con la partecipazione dell’organista Carlo Maria Barile. L’evento è stato inserito nel ricco programma di eventi della ventesima del Festival Duni. Alla tastiera dello storico strumento Carlo Maria Barile, giovane organista formatosi al Conservatorio di Bari e poi allievo di celebri organisti come Ullrich Böhme, Naji Hakim e Ton Koopman.
Col titolo “Musica per organo nella Napoli spagnola” Carlo Maria Barile ha eseguito brani di compositori attivi presso la Cappella Reale partenopea, come il lucano Giovanni Maria Trabaci – primo italiano a ricoprire il ruolo di Maestro della Real Cappella -, o che ebbero una grande influenza sui musicisti e sul repertorio per tastiera, come Carlo Gesualdo principe di Venosa, la cui corte diede un fondamentale impulso alla ricerca di nuove soluzioni armoniche ed espressive alla musica per tastiera napoletana. Saranno anche eseguite pagine stabilmente presenti nel repertorio della massima istituzione musicale del Regno di Napoli come quelle di Antonio de Cabezón.
L’organo della Chiesa di Sant’Agostino è uno strumento del 1749 costruito da Petrus De Simone Junior, collocato in cantoria dietro l’altare maggiore e racchiuso in cassa lignea intagliata e dorata. La facciata è composta da 35 canne in stagno disposte in 3 campate con andamento a cuspide.
Il prossimo concerto del Festival Duni è in programma domenica 8 dicembre alle 20.30 alla Chiesa del Purgatorio: protagonisti il duo formato dalla clavicembalista Anna Paradiso e dal flautista Dan Laurin che eseguiranno un programma dal titolo “Da Napoli alla Svezia e ritorno. Dal XVIII secolo ad oggi”.
La fotogallery del concerto con l’organista Carlo Maria Barile (foto www.SassiLive.it)