“È stato un incontro dai molteplici spunti: il mio compito è anche quello di raccogliere i suggerimenti che provengono dai rappresentanti del mondo dell’industria. Il sistema imprenditoriale della Basilicata resiste, è molto forte, ma è indubbio che stia vivendo un momento difficile e che sia in parte compromesso. Ma stiamo attraversando una fase elastica, non plastica, e quindi possiamo intervenire con forza e con spirito di abnegazione per garantire un rilancio”. Lo ha detto oggi, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Donatella Merra, intervenendo, nella Sala degli Stemmi del Palazzo vescovile di Melfi, ad un’iniziativa organizzata dal Comitato Piccola Industria di Basilicata per un confronto sui temi dello sviluppo alla presenza, tra gli altri, dell’amministratore unico di Sviluppo Basilicata, Gabriella Megale e del presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Lorusso. “Per la Basilicata – ha proseguito l’assessore – la rete infrastrutturale è importante, ma c’è qualcosa che blocca il suo sviluppo. Ritengo che i problemi derivino dal sistema dei lavori e degli investimenti, dove a fronte di un monte finanziario di oltre 500 milioni, che ad oggi la Basilicata tra fondi nazionali e regionali ha messo a disposizione di Anas, si registra un avanzamento annuo di 5 o 6 milioni: ecco perché, il nostro sistema infrastrutturale viaggia in evidente ritardo. Tra le cause – ha sottolineato Merra – c’è sicuramente il codice degli appalti: bisognerebbe intervenire sul sistema giuridico che regola gli affidamenti, dal momento che, come anche sostenuto da Megale di Sviluppo Basilicata, lacci e lacciuoli creano problemi alle imprese”. L’assessore Merra ha dato quindi la sua disponibilità “ad esplorare insieme forme di partenariato pubblico-privato per un’operazione di project financing per progetti infrastrutturali che consentano di superare i ritardi”, aggiungendo che “bisogna dare forza propulsiva e velocità alle iniziative di sviluppo”. L’assessore, infine, ha lanciato l’idea di un Piano strategico della viabilità provinciale “per recuperare risorse a disposizione, ma non utilizzate”.