La presentazione del libro “Nonne Chef – quante storie per mangiare” a Rotondella è diventato un evento per promuovere la buona pratica Nonne Chef su tutto il territorio nazionale. Dopo i saluti del Sindaco Gianluca Palazzo, la presentazione delle attività svolte dalle Nonne Chef da parte del Presidente dell’Associazione Tiziana Fedele e la relazione di Rudy Marranchelli – autore del libro – sono intervenuti Connie Sarlo della Fondazione Matera Basilicata 2019, Cosimo Latronico promotore del Parco della Magna Grecia, Leonardo Braico Presidente del GAL Start 2020, Giulio Sarli già Dirigente CNR, Rossana Damone Presidente Generazioni LegaCoop Basilicata, Rosa Gentile del Distretto Turistico Rurale Terre di Aristeo, Nicola Timpone della Lucana Film Commision, Donato Del Corso Direttore Generale Dipartimento Agricoltura Regione, Antonio Nicoletti Direttore dell’Azienda di Promozione Turistica che ha portato anche i saluti del Presidente Bardi.
Dopo una performance in poesia dialettale del Presidente del circolo pensionati di Rotondella Peppe Magno, le conclusioni del Presidente Nazionale della CIA – Agricoltori Italianai, Dino Scanavino, hanno raccolto le tante riflessioni della giornata e aperto le porte della CIA (presente con proprie sedi su 5mila comuni italiani) alla divulgazione della buona pratica per promuovere la tradizione, i saperi e i sapori legati al mondo e alla cultura contadina. “Il patrimonio culturale -ha sottolineato Scanavino – non è fatto solo di monumenti e collezioni di oggetti ma anche di tutte le tradizioni vive e trasmesse dai nostri antenati. Espressioni orali, conoscenza, cucina e artigianato tradizionale vanno salvaguardati e valorizzati, sono beni culturali intangibili, patrimonio culturale immateriale estremamente fragile proprio perchè spesso non codificato e tramandato da generazione in generazione via orale. Il trinomio nonni, cibi tipici, e agricoltura costituiscono un tesoro da custodire e valorizzare non solo nell’ambito del rapporto agricoltura-alimentazione ma anche verso il rilancio competitivo e sociale delle campagne italiane. Ciò è particolarmente vero – ha continuato il presidente della Cia – per un territorio come quello Italiano, dove le tradizioni legate all’agricoltura, la riscoperta delle ricette culinarie di un tempo e la valorizzazione degli antichi mestieri, sono elementi di forza su cui scommettere e investire”
“La Buona pratica Nonne Chef – fanno presente i promotori Tiziana Fedele e Rudy Marranchelli – ricercando valore nella diversità dei piccoli comuni italiani, si propone in particolare di: Rafforzare il coinvolgimento, favorendo nel contempo l’integrazione intergenerazionale; individuare i prodotti alimentari e le modalità di produzione legati a un territorio, promuovendone l’assunzione a ruolo di beni comuni; valorizzare la tradizione e la storicità di prodotti legati alla cultura locale; utilizzare strumenti innovativi per conservare la memoria e renderla facilmente accessibile al più ampio pubblico; Favorire forme di turismo esperienziale, dove il visitatore diventa cittadino temporaneo; Realizzare percorsi, laboratori, corsi ed eventi capaci di ridare centralità al cibo e alla tavola momento di unione e condivisione; favorire scambi di esperienza tra le Nonne Chef d’Italia, con ricette tradizionali a confronto e attraverso i social realizzare la più grande community di Nonne che hanno voglia di raccontare e raccontarsi”
Un grande appello rivolto alle nonne e ai Sindaci d’Italia “uniamoci per emozionare ed emozionarci in un rapporto intergenerazionale da costruire attraverso gli ottomila piatti tipici, ricchezza dei nostri Piccoli Comuni”Le nonne chef” si preparano a conquistare i borghi, le campagne, le cucine e i cuori d’Italia a fianco della CIA – Agricoltori Italiani.