“Dalla vergogna all’orgoglio – Racconti dalla Basilicata arcobaleno”. Inaugurata questa sera a Matera la mostra fotografica itinerante promossa dall’associazione Agedo Matera per il progetto di comunità di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. La mostra potrà essere visitata nelle attività commerciali del centro storico di Matera che hanno aderito all’iniziativa.
Agedo Matera, associazione di genitori, parenti e amici di persone omosessuali, propone un viaggio lungo 77 anni che contrappone all’aberrazione del confino fascista in Basilicata per gli omosessuali italiani la gioia collettiva del primo Matera Pride del 20 luglio 2019.
L’esposizione si compone di documenti e foto tratti dalla mostra ”Adelmo e gli altri” curata dal Prof. Cristoforo Magistro e di immagini catturate da fotografi locali durante il Matera Pride
I pannelli della mostra “Adelmo e gli altri” sono stati gentilmente concessi da Agedo Torino.
La mostra è stata realizzata in collaborazione con Agedo nazionale e l’associazione RiSvolta.
Antonella Salvatore Ambrosecchia, presidente di Agedo: “L’idea è nata durante la preparazione del Matera Pride 2019. Avevamo letto le storie dei confinati omosessuali nel fascismo in Basilicata e con grande emozione avevamo scoperto che gli abitanti della nostra regione erano stati accoglienti e inclusivi nei confronti di questi uomini.
La parata del 20 luglio 2019, alla quale hanno partecipato più di 7000 persone che con orgoglio manifestavano pubblicamente la loro libertà e richiedevano con gioia il diritto di tutti di essere felici, ha confermato che la nostra terra è terra di pace e di innata accoglienza. E allora si è accesa una lampadina che abbiamo condiviso con la Fondazione Matera 2019 ed è nato questo progetto di comunità.
Vogliamo ringraziare tutti i cittadini che hanno lasciato a casa le paure e i pregiudizi e sono scesi per le strade a vedere con i propri occhi la diversità che immaginavano di trovare e che non hanno trovato. Agedo, infatti, si rivolge quotidianamente proprio a coloro che, carichi di pregiudizi o paure, hanno difficoltà ad accettare e affrontare l’omosessualità dei propri familiario amici.
L’invito è quello diandare a scoprire qual è “la vergogna” delle storie di questi uomini che hanno subìto ingiustamente la pena del confino negli anni del Fascismo e quali sono le splendide foto che ritraggono “l’orgoglio” del riscatto e delle libertà conquistate negli anni”.
Le fotografie sono state gentilmente donate da Emanuele Cristallo, Federica Debernardis, Cetti Fiorino, Francesco Giase, Claudia Liccese, Antonio Lionetti, Michele Morelli, Antonio Sansone e i fotografi dell’associazione Phebe: Girolamo Calculli, Pasquale Calluso, AlessiaMastore.
Il progetto grafico è stato curato da Stefano Siggillino.
I 20 pannelli saranno in esposizione fino al 22 dicembre presso Civico9, L’Arturo, Butiq, Geppetto, Elisa & Janna, Bar dei due Sassi, Boccadoro, Anna Tota, Non solo ottica, Mosto, Al Falco Grillaio, Ridola Caffè, I Vizi degli angeli, Hemingway, Buono, Bianca, Studio d’arte di R. Pentasuglia, Laboratorio di progettualità di Patrizia Capriotti, La Baguette e Smalti e colori nelle ore di apertura delle attività stesse.