Nella piattaforma online dedicata al progetto nazionale “Il Paese che Vogliamo”, presentata oggi a Roma in occasione dell’Assemblea annuale della Cia-Agricoltori, c’è un pezzo del “Paese che vogliamo” che in Basilicata significa: marchio qualità Basilicata, piano regionale del vivaismo e forestale, manutenzione territorio, piano invasi minori, forestazione e sottobosco, piano cotiche erbose proteine vegetali, piano agroenergetico, gestione sostenibile della fauna e relativa filiere produttive a vocazione locale, agriturismo. E’ questo il contributo venuto dalla delegazione della CIA di Potenza e Matera, composta tra gli altri dai Presidenti e Direttori Cia-Agricoltori di Potenza e Matera, all’assemblea nazioale. La delegazione lucana ha portato in dote una pacchetto di proposte riguardanti la Basilicata e il Sud Italia teso a ridefinire un nuovo modello di crescita in linea con le indicazioni dell’UE , resiliente, sostenibile e innovativo capace di innescare un processo virtuoso sul nostro tessuto produttivo caratterizzando la Basilicata quale vivaio del mezzogiorno e il giardino del mediterraneo. In Basilicata si è inteso strutturare e declinare “Il Paese che vogliamo” in 10 interventi che sono dei veri e propri piani operativi che significa sostenibilità e qualità dei territori che diventano sempre più fattore di competitività per le imprese e economie locali e un intervento specifico nelle aree irrigue a produzioni di pregio. In sintesi: il settore agricolo comparto centrale e volano dell’economia circolare, capace d’innescare virtuosi processi produttivi, rispettoso delle nostre vocazioni, coerente con le nostre propensioni territoriali e settore inclusivo e integrato con l’ambiente le risorse e il capitale natura, una nuova cultura del cibo e del patrimonio agroalimentare ed enogastronomico, formidabili strumenti di attrazione per un grande progetto turistico culturale e di comunità e dell’ospitalità diffusa portando in dote e facendo tesoro anche di ciò che ci lascia in eredità Matera 2019. La Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli è stata attenzionata da parte della delegazione Cia Basilicata delle problematiche infrastrutturali del nostro territorio e della necessità di una celere messa in sicurezza del nostro territorio soprattutto per le continue emergenze che viviamo a seguito del cambiamento climatico.
E con essa la necessità di un piano di investimenti infrastrutturali per migliorare la logistica nei trasporti dei nostri prodotti agro-alimentari. Alla Ministra è stato riproposto il pacchetto di quattro azioni da mettere in campo per dare “gambe” al progetto presentato a Matera a giugno scorso nel convegno “Grow” di Agrinsieme. Per il Turismo partendo da esperienze già in essere nella nostra Regione e valorizzando l’evento Matera 2019, si tratta di concepire e strutturare uno strumento in grado mettere a sistema offerta ricettiva di Basilicata , investendo sul Distretto dell’accoglienza strumento di sintesi per le attività turistiche ed agrituristiche e più in generale di turismo rurale della nostra Regione che deve valorizzare e esaltare le caratteristiche dei nostri luoghi e favorire il turismo di Comunita’ mettendo al centro il nostro territorio i nostri centri storici, le nostre borgate il paesaggio agrario oltre a mettere in rete gli attrattori presenti, esaltare cultura, storia, tradizioni Folclore e circuiti dei sapori del cibo tipico e enoturismo gastronomico.
“Chiudiamo il 2019 carichi di quattro mesi di intensa attività focalizzata sull’importante viaggio nel territorio de ‘Il Paese che Vogliamo’ – ha detto il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani,Dino Scanavino-. Il roadshow, fondamentale per dialogare con governatori, sindaci, presidenti di enti e associazioni, accademici e cittadini -ha raccontato- finora ha toccato 4 tappe, coinvolgendo 12 regioni da Nord a Sud e radunando nei tavoli tematici oltre 200 ospiti istituzionali. La piattaforma arriva, ora, a rafforzare gli intenti del progetto Cia per realizzare, attraverso anche i prossimi appuntamenti in giro per l’Italia, il più dettagliato, organico e puntuale dossier sulle aree interne, da presentare presto al governo”.