Ritardi nel pagamento degli stipendi ai lavoratori CoTraB, consigliere regionale Gianni Perrino (M5s): “Nella prossima gara si prevedano clausole per evitare tutto questo”
Il governo Bardi, tra un mal di pancia e l’altro, si appresta a vivere il suo primo Natale. Come più volte ribadito nelle settimane scorse, è davvero difficile intravedere tracce di cambiamento positivo rispetto alla passata gestione targata Pittella. Si spera che al più presto si passi ai fatti e si concluda, finalmente, la stucchevole fase di rivendicazione della vittoria elettorale. I problemi da risolvere sono tanti e molti sono gli stessi che si trascinano da anni.
Si prenda il caso del trasporto pubblico locale extraurbano su gomma che ormai da anni “viaggia” di proroga in proroga: in attesa della nuova gara, l’attuale gestore, il Co.Tra.B., si è visto posticipare ancora la scadenza contrattuale al 31 marzo 2020. Scongiurata la paralisi del trasporto pubblico, rimangono in piedi i soliti problemi che hanno caratterizzato in questi anni la gestione del servizio da parte di questo consorzio che raggruppa oltre 35 aziende di trasporto.
Continuano a pervenirci segnalazioni su ritardati, defalcati e mancati pagamenti degli stipendi ai dipendenti delle aziende aderenti al Co.Tr.A.B; sembrerebbe che la situazione non sia affatto cambiata rispetto a quanto già pubblicamente evidenziato nel maggio 2019 dai dipendenti della Ditta Autolinee Liscio di Potenza.
Una situazione davvero inaccettabile e insostenibile, sulla quale il governo Bardi deve fare immediatamente chiarezza e fornire una urgente prova di quel tanto sbandierato “cambiamento” rispetto al triste passato.
In merito, abbiamo depositato un’interrogazione per conoscere quali provvedimenti intende prendere l’assessore Merra per evitare che in futuro si verifichino questo genere di situazioni. In particolare, riteniamo sia importante che la nuova gara preveda apposite clausole idonee a tutelare i lavoratori del settore e al contempo garantiscano che il servizio sia affidato ad aziende sane e serie. Troppo semplice svolgere il ruolo di imprenditore basando le proprie attività esclusivamente sui fondi trasferiti da mamma Regione; a questo punto perché non internalizzare il servizio e lasciare ai privati la possibilità di integrarlo?
La cartina di tornasole del cambiamento decantato dal governo Bardi sarà proprio la nuova configurazione del trasporto pubblico locale: ci aspettiamo che venga tracciata una netta linea di demarcazione e separazione rispetto ad un recente passato fatto di disservizi e di sofferenze per gli utenti del trasporto pubblico, cittadini e lavoratori, nonché di quanto mai opachi sodalizi tra politica e gestori del servizio.