La consegna della petizione popolare per chiedere una commissione di indagine sulla mala burocrazia e l’impegno del Governo regionale a eliminare le complicazioni inutili, garantendo la puntuale applicazione per cittadini ed imprese, delle norme in materia di diritto alla salute, promossa da Sanità Futura e che ha raccolto la firma di oltre 9 mila lucani, è avvenuta oggi a Potenza durante un’assemblea che si è svolta nel Palazzo del Consiglio Regionale. A ricevere la petizione è stato il presidente del Consiglio Cicala intervenuto nell’assemblea, al quale si sono aggiunti successivamente il presidente della Quarta Commissione Zullino e il componente della stessa Vizziello. Due sollecitazioni molto semplici – ha spiegato il presidente di Sanità Futura Michele Cataldi – che hanno un impatto diretto e rilevante sull’attività delle strutture della specialistica ambulatoriale accreditata e contemporaneamente sulle prestazioni e sui servizi, in molti casi esami “salva vita”, che riguardano i pazienti. La nostra battaglia per la trasparenza, avviata a seguito del “caso Polimedica”, vale a dire l’autorizzazione al trasferimento del poliambulatorio di Melfi che, invece di pochi giorni, è durata un anno e otto mesi ed è stata raggiunta dopo un’intensa mobilitazione – ha precisato – non si può considerare conclusa, perchè troppi ostacoli di mala burocrazia, spesso con l’alibi di interpretazione di norme, impediscono l’attività della libera impresa e di conseguenza la libera scelta del cittadino dove curarsi e alimentano di fatto le liste di attesa, cioè i ritardi nelle cure. Cataldi ha sottolineato che l’iniziativa di Sanità Futura è diventata di carattere nazionale: nella legge nazionale di manovra finanziaria sono stati presentati emendamenti che prevedono per dirigenti della P.A. che non hanno attuato la legge 241 e di conseguenza atti di trasparenza il divieto della concessione di premi, come purtroppo accade in varie parti del Paese, sino a sanzioni pecuniarie.
Il presidente Cicala ha evidenziato “il forte significato democratico” della petizione, secondo i principi di partecipazione popolare dello statuto della Regione, ringraziando per le proposte e i suggerimenti. Cicala ha assunto l’impegno di trasferirla alla Quarta Commissione per l’esame e successivamente per la discussione conclusiva in Consiglio sostenendo che la nuova legislatura regionale intende caratterizzarsi per l’attività delle Commissioni e per abrogare leggi che non solo creano confusioni ma persino danni ad imprese e cittadini. Abbiamo bisogno – ha detto – di persone determinate e di validi suggerimenti.
E’ toccato a Giuseppe Demarzio, presidente onorario di Sanità Futura, ricordare che c’è un secondo fronte istituzionale tuttora aperto, che riguarda il Dipartimento Salute. Siamo in attesa – ha detto – dell’ufficialità da parte dell’assessore Leone della convocazione delle maggiori associazioni della sanità privata accreditata per l’insediamento di un tavolo tecnico-operativo che affronti tutte le questioni da noi sollevate, dai tetti di spesa e quindi il loro incremento, alle prestazioni per cittadini extraregionali, al contributo che intendiamo dare per abbattere le liste di attesa.
Il presidente della Quarta Zullino ha rinnovato l’interesse della Commissione ad approfondire ogni aspetto dell’ “operazione sburocratizzazione” in parte affrontato con una pdl, insieme a Viziello, presentata proprio oggi. Da cittadino – ha detto a dirigenti e operatori di Sanità Futura – dico che avete ragione e vi chiedo scusa anche se per responsabilità di altri e vi ringrazio per il contributo che date quotidianamente alla tutela, cura e prevenzione della salute dei lucani. Zullino ha annunciato una nuova audizione per un ulteriore confronto. Per Vizziello né la giunta né la maggioranza di centrodestra nutrono pregiudizi nei confronti della sanità privata che si integra perfettamente a quella pubblica. Abbiamo ereditato una situazione gravissima e – ha aggiunto – ci rimbocchiamo le maniche per superarla grazie anche a idee e proposte.