La Procura della Repubblica di Potenza ha sottoscritto negli scorsi giorni un protocollo d’intesa per il contrasto ai fenomeni criminali in materia assistenziale, lavoristica, previdenziale e tributaria nel Circondario di Potenza con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Potenza, la Direzione Regionale dell’INAIL Basilicata, la Direzione Provinciale di Potenza dell’Agenzia delle Entrate, la Direzione Provinciale dell’INPS di Potenza, l’Ispettorato territoriale di Potenza e Matera e l’Ispettorato Interregionale del Lavoro per il Sud Italia.
Elemento determinante e decisivo del protocollo è la decisione di tutti i sottoscrittori di mettere in comune tutte i dati e le notizie contenute negli atti e nelle Banche Dati a disposizione di ciascuno Ufficio, in modo da incrociare tutte le informazioni in possesso di ciascuno e creare delle liste di operatori economici che, tenuto conto del loro fatturato attivo e passivo, del numero, dei lavoratori dipendenti, dei loro bilanci, dichiarazioni IVA e dei Redditi, presentino, sotto un profilo economico, elevati indici di anomalia, tali da consigliare più mirate verifiche.
Dunque, si viene realizzando, con l’intesa raggiunta, un’azione sinergica tra l’Autorità giudiziaria requirente e le Amministrazioni statali preposte al presidio delle entrate tributarie e contributive, nonché alla tutela dei diritti dei lavoratori, finalizzata a contrastare nel modo più efficace possibile e, quindi, ad arginare, il fenomeno sempre crescente dell’intermediazione e del collocamento illecito della manodopera, dello sfruttamento del lavoro dipendente, delle compensazioni fra falsi crediti tributari e debiti previdenziali, dell’evasione e della frode fiscale, che determinano, non solo gravi danni all’erario e, quindi alla collettività tutta, ma, anche, gravi distorsioni del regime della libera concorrenza tra le imprese ( laddove gli imprenditori onesti, che osservano la legge, non riescono ad essere competitivi con quelli che non la rispettano). E ciò senza contare che discriminando i lavoratori costretti ad accettare condizioni illegali ed evadendo o frodando il fisco e I’INPS, si favorisce l’accumulazione di illeciti profitti, non solo del singolo operatore economico disonesto, ma, anche, di organizzazioni criminali ben strutturate sul territorio
Dic 13