SI è svolto nel pomeriggio nella sede del MUV, in via Casalnuovo 239 a Matera, il convegno per parlare degli sviluppi che la mostra Nega Project, da marzo in esposizione a MAT2019 all’interno del progetto “Coscienza dell’Uomo”, ha avuto in questi mesi.
Durante l’evento sono state esposte alcune delle opere realizzate dagli artisti che hanno preso parte al Nega Project durante l’anno 2019, tra cui diversi originari o residenti proprio nella città lucana.
Per l’occasione l’associazione Nega Project ETS ha presentato l’apertura della sezione regionale della Basilicata, a cura dell’artista Maria Santarsiero e il calendario Nega Project 2020.
Nino Bartuccio spiega come è nato questo scatto diventato virale a seguito della pubblicazione su un sito specializzato di fotografia, collezionando ad oggi 20 miliardi di interazioni su google. “Tutto nasce da un viaggio in Brasile. Mio padre aveva un fratello che era andato in Brasile dopo la seconda guerra mondiale. Aveva sempre desiderato di andarlo a trovare ma ci è mai andato per mancanza di risorse economiche. Io sono riuscito a fare questo viaggio in Brasile ed è proprio qui, in un momento di tristezza nella mia vita personale la mia salvezza l’ho trovata proprio in Brasile, ho fatto quel biglietto di aereo che non ha fatto mai mio padre, ho conosciuto quindi la fotografia e ho conosciuto Nega. All’epoca aveva 4-5 anni, ora ne ha venti. Purtroppo la data di nascita certa non si ha perchè la sua famiglia abita in un villaggio a sei ore dal paese più vicino dove si registrano i neonati. La famiglia quando aveva 3-4 figli andava in quel paese per dichiarare la nascita di tutti i figli, ecco perchè non c’è una data precisa di nascita anche per Nega. Il progetto Nega Projetc dopo il boom di condivisioni sulla rete, diventa così famosa che tanti artisti in tutto il mondo quando cercano il viso di un bambino compare nega come prima immagine, quindi l’artista la scarica pensando che sia una semplice fotografia di internet e non uno scatto di una bambina vera, la vedono bella e ne fanno un quadro. Noi abbiamo realizzato questo progetto proprio per mettere insieme gli artisti e far scoprire dal vivo queste oepre. A Matera hanno partecipato Claudia Passarelli, Donata Imperio, Angela Lapadula, Rosa Schiraldi, Domenica Del Monte e Maria Santarsiero, tutti di Matera o della provincia. L’emozione, l’amore, l’arte e la fotografia si trovano insieme nel progetto Nega Project”.
Domenico Raffaele Addamo, coordinatore progetto Nega Project: “Il progetto è nato nel febbraio scorso. Nasce a Piraino, in provincia di Messina, sarà in esposizione al hotel Made in Blu di Reggio Calabria dal 21 dicembre per due mesi e abbiamo già in programma per il 2020 altri due luoghi in cui presenteremo questa mostra e oggi abbiamo presentato le opere di questo progetto a Matera”.
La fotogallery dell’incontro (foto www.SassiLive.it)