Evangelizzare scendendo in strada annunciando che Cristo è il Vino Nuovo delle nostre vite, quello che non inacidisce e che ci rende testimoni di un Amore che dura da 2019 anni, da quando il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.
E’ il senso del presepe vivente che la Parrocchia Maria Santissima Addolorata di Matera, sotto la guida del proprio parroco don Michele La Rocca, in collaborazione con l’A.N.S.P.I. KAIROS, sarà realizzato nel piazzale antistante la Parrocchia il 27 e 28 Dicembre 2019 e il 3 e 4 Gennaio 2020, dalle 16 alle 20. Si accede con un biglietto di ingresso di 5 euro che prevede la degustazione di prodotti tipici locali.
L’iniziativa è stata illustrata questa mattina nel corso di una conferenza stampa presso la Parrocchia Maria Santissima Addolorata da don Michele Larocca in compagnia di Saverio Acito in rappresentanza dei nonni coinvolti nella rappresentazione vivente del presepe, della scenografa Luigia Bonamassa, delle due responsabili catechiste, Paola Stagno e Barbara Coretti e Franco Braia per Quadrum.
Il presepe vivente si sviluppa sostanzialmente su sei scene principali che fanno riferimento alla vita di Gesu ricavata dal Vangelo: Annunciazione a Maria, Sogno di Giuseppe, Vita a Betlemme, Palazzo del censimento, Locanda e Natività.
Sono un centinaio i personaggi impegnati, tra ragazzi delle scuole elementari e delle scuole medie di Matera.
Presenti anche trenta nonni insieme ai bimbi nelle scene dei mestieri dell’epoca e venti catechiste inserie negli ambienti creati nel piazzale antistante la parrocchia Addolorata.
I materiali utilizzati per la costruzione delle scene sono tutti materiali da riciclo e provenienti da materiali di scarto destinati alle discariche. Per esempio le colonne del palazzo del governatore dove si tiene il censimento sono state realizzate con rotoli provenienti dalle fabbriche dei filati.
Le scenografie sono arricchite con materiale di vario genere, dei personaggi vestiti con abiti dell’epoca e sono presenti anche animali da cortile: galline, maiali, asini, mucche, all’interno di recinti creati dai ragazzi con i loro genitori con materiale di scarto.
Al termine della visita del presepe al pubblico sarà offerta la degustazione di prodotti tipici offerti da varie ditte di Matera che hanno voluto dare il proprio contributo affinché il messaggio proveniente dalla realizzazione di un evento così importante arrivasse al maggior numero di persone.
I ragazzi della scenografia offriranno ai visitatori prodotti della terra su cui hanno meditato in precedenza, alla luce dell’enciclica di Papa Francesco “Laudato Sii”, per diffondere la cultura della salvaguardia del creato.
Un’unica voce fuori campo accompagnerà i visitatori nello scorrere delle varie scene, raccontando e commentando i vari ambienti, facendo intravedere il messaggio di speranza che un evento così importante come la venuta di Gesù consegna all’umanità intera, senza esclusione e senza scarti.
La costruzione di tutta l’opera intende anche ripercorrere il senso del cammino sinodale che l’Arcidiocesi di Matera-Irsina sta compiendo per lanciare un messaggio di speranza.
Don Michele Larocca: “Bambini e nonni, giovani e adulti sono pronti a “ritrovarsi” nella Nazareth e Betlemme di quel tempo. La scelta di questa categoria di persone non è stata casuale. Ogni giorno, purtroppo, assistiamo alla “scarto” ed alla noncuranza di essi perché di peso alle nostre esistenze ormai piene dell’euforia ingannevole mondana. Con la nascita del Cristo e la Sua novità evangelica siamo chiamati ad impegnarci a vivere una pastorale inclusiva e totalitaria, che abbraccia tutti senza distinzioni. Vivendo così, “grande sarà la nostra ricompensa nei cieli”.
Il “Presepe Vivente”, senza dubbi, è una tra le iniziative più belle e significative che in questi giorni di festa si susseguono, incontrando modalità e tradizioni diverse di paese in paese. Il biglietto di ingresso darà la possibilità di degustare pietanze della nostra terra. Maranathà! Vieni, Signore Gesù!”
Michele Capolupo
La fotogallery della conferenza stampa