E’ stato pubblicato nei giorni scorsi il libro “Ferrandina. Guida alla città di Federico D’Aragona”, scritto da Antonio Pecci ed edito daZaccara Editore.
Ferrandina, città fondata da Federico d’Aragona verso la fine del XV secolo, è un chiaro esempio di urbanistica rinascimentale. Il suo impianto urbano è popolato da monumentali palazzi nobiliari e imponenti complessi monastici e religiosi che si stagliano tra tipiche abitazioni dell’edilizia minore.
All’interno del territorio sono presenti castelli medievali, masserie fortificate, casini e cappelle extramoenia di indubbia bellezza e testimoni secolari di una vita rurale che ha da sempre contraddistinto l’antico centro aragonese e costituito la base della sua economia. Ferrandina, rinomata per la qualità dell’olio extravergine prodotto e per le tipiche olive infornate, eredita le sue tipicità dalla millenaria coltivazione delle olive (principalmente cultivar majatica), testimoniata dai resti di un antico frantoio di epoca lucana (IV sec. a.C.) e da due alberi d’olivo bimillenari.
Il volume offre al visitatore le principali informazioni di carattere storico-culturale relative alla città di Ferrandina e si presta ad accompagnarlo tra le strade, i monumenti e i paesaggi antropici e naturali del suo territorio.All’interno del libro sono presenti delle schede ad hoc dedicate ai luoghi d’interesse culturale-paesaggistico e ai monumenti più importanti. Queste sono corredate di QR code rimandante alla relativa posizione geografica, consultabile tramite le APP di web mapping, che diventano un utile supporto alla visita e alla fruizione reale del bene. Il volume è stato pensato anche per l’ospite straniero, ed è quindi dotato di traduzioni in inglese del testo in italiano. All’interno del volume sono presenti le immagini di alcuni artisti della fotografia, Romano D’Alessandro, Francesco La Centra, Michele Lategana e di Antonio Cirigliano.
Biografia autore
Antonio Pecci, classe 1989, è un archeologo lucano, dottorando presso l’Università degli Studi della Basilicata – DiSU. Nel suo curriculum si annoverano collaborazioni in progetti di ricerca in Italia e all’estero, partecipazioni come relatore a convegni di studio e numerose pubblicazioni scientifiche.
Tra i suoi principali interessi di ricerca, il mondo italico, l’archeologia dei paesaggi, l’archeologia aerea, e la valorizzazione e comunicazione del patrimonio culturale.
Questo volume è un omaggio dell’autore alla sua città.